Ondacinema

recensione di Alberto Mazzoni
5.5/10

Light trova un quaderno della morte: se ci scrivi il nome di una persona, questa morirà. Ne approfitta per far strage di criminali, ma il migliore investigatore del mondo si mette sulle sue tracce.
Death Note è uno dei manga migliori della sua generazione. Grafica elegante, personaggi affascinanti, ma soprattutto la messa in scena impeccabile di una lotta tra intelligenze, con più di una riflessione etica e persino metafisica sullo sfondo (quelle due pagine nere...). Meritatamente, è diventato un fenomeno di costume persino fuori dal Giappone, in particolare in Francia e negli Stati Uniti. Wingard ha all'attivo film di genere discreti ("The guest", "You're next") ma anche mezze delusioni (nel bel "V/H/S/2" il suo segmento non è all'altezza). Insomma il ragazzo non è scemo ma forse la sua fama non è ancora meritata. Il terzo attore in questo gioco è Netflix. "Hell or high water" non era male ma la delusione di "Okja" ancora brucia. Cosa aspettarsi quindi da questo adattamento cinematografico?
Come spesso accade in questi casi, devono essere scritte due recensioni distinte - per il seguace del materiale originale e per chi non lo è.

I tradimenti rispetto al manga sono molti e fondamentali. Il Light giapponese è il miglior studente del Giappone, è affascinante ed elegante e viene da un'ottima famiglia borghese. E' chiaro che questo background aveva un ruolo nel suo ritenersi superiore alla massa e volerne essere guida. Il Light americano è un disadattato, il che non ha senso. Perché? Per consentire qualche identificazione da parte dei ragazzini americani che sono nel target di un film del genere? E' chiaro poi che un protagonista che agisce per supposta superiorità etica è decisamente più affascinante di uno che agisce per vendetta (ancora! ma qual è il problema degli sceneggiatori americani?). Lasciamo stare L, che passa più tempo in inseguimenti che in deduzioni. Singolarmente il personaggio più fedele è Ryuk, che da' soddisfazione. Forse non essendoci verso di adattare all'americana un dio della morte giapponese, non hanno avuto scelta che lasciarlo com'era, per nostra fortuna. Ma per il fan la part migliore del film è l'innegabile soddisfazione nel vedere tre dei migliori stratagemmi del fumetto messi in scena.

E questo potrebbe essere anche il principale motivo di interesse per chi non conosce la materia originale. L'idea di base è comunque geniale, e i meccanismi narrativi che ne scaturiscono sono oggettivamente belli e messi in scena senza fallo da Wingard. Ma essendo il contesto raso al suolo, il rischio è quello di assistere tutto sommato a una versione lievemente più goth e ben congegnata di "Final Destination". Difficile esserne entusiasti. Wingard ripropone lo stesso stile post-Refn di "The guest": neon nella notte, sintetizzatori, ralenti. Interessante, solo che li era funzionale alla trama, una rielaborazione del genere slasher. Qua ci sarebbe stato invece decisamente meglio uno stile come l'ultimo Fincher di "Millennium" e "House of Cards" - glaciale e crudele.

In conclusione, siamo letteralmente di fronte a una "riduzione" cinematografica di un'opera affascinante e complessa, trasformata in un curioso horror per adolescenti svegli, non brutto, ma privo di un reale interesse. Purtroppo la linea di Netflix una volta di più appare essere quella della riduzione al minimo del rischio artistico. Così però non si va molto lontano.


27/08/2017

Cast e credits

cast:
Willem Dafoe, Nat Wolff, Margaret Qualley, Keith Stanfield


regia:
Adam Wingard


titolo originale:
Death Note


distribuzione:
Netflix


durata:
100'


produzione:
Vertigo


sceneggiatura:
Jeremy Slater


fotografia:
David Tattersal


montaggio:
Louis Cioffi


musiche:
Atticus Ross


Trama
Basato sul celebre manga giapponese di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, Death Note segue le vicende di uno studente liceale (Light Turner) che trova un libro dotato di poteri sovrannaturali: se il proprietario vi scrive sopra il nome di qualcuno, disegnando al contempo il suo volto, quella persona morirà. Reso folle dai suoi nuovi poteri divini, il ragazzo inizia ad uccidere quelli che non ritiene degni di vivere.