Ondacinema

recensione di Matteo Pennacchia
4.5/10

Il remake di "Flatliners" parla di esperienze di pre-morte ancora meno dell'originale. Nel 1990 Joel Schumacher, che si era già occupato di horror tre anni prima con i vampiri di "Ragazzi perduti", ha riunito Julia Roberts, Kiefer Sutherland, Oliver Platt, Kevin Bacon e uno a caso dei mille fratelli Baldwin in "Linea Mortale", dando loro il compito di impersonare un gruppetto di studenti di medicina impegnati a competere contro le leggi biologiche nel tentativo di superare le soglie della conoscenza umana e scoprirne di più sull'aldilà.

Ventisette anni dopo Niels Arden Oplev, regista danese che in Usa ha girato anche "Dead Man Down", ha eletto Ellen Page a capo della rinnovata cinquina e replicato la storia con le stesse modalità, rimpiazzando le atmosfere goticheggianti e stralunate del predecessore con quelle di un qualsiasi ghost movie formato teenager odierno. L'esperimento a cui si sottopongono gli aspiranti dottori - fermare il cuore per un minuto e poi essere rianimati per riferire cosa si è visto, tunnel di luce et similia - abbandona subito mire filosofiche o spirituali e fa da pretesto a una serie di apparizioni fantasmatiche perfettamente aderenti alle regole non scritte degli horror di consumo più insipidi sul mercato. Il tema della NDE (near-death experience) scivola quindi nella manifestazione minacciosa dei peccati, veniali o no, commessi da ciascuno dei protagonisti, fornendo loro il banco per una riflessione sul senso di colpa e sull'assunzione di responsabilità, condotta attraverso jump scares, flashback e remissioni. Nessuno dei nuovi flatliners, eccetto forse la Courtney dentro cui la Page si trova decisamente scomoda, è davvero motivato nel prendere parte all'esperimento, se non per ottenere un inspiegabile aumento delle abilità cognitive verificatosi dopo la rianimazione. Courtney stessa non si pone l'obiettivo di oltrepassare lo scibile terreno, ma promuove l'impresa per fare i conti con lo spettro della sorellina, morta a causa di una sua disattenzione al volante.

Senza rendersene conto, e senza funzionare, "Flatliners" mostra le aspettative del contemporaneo nei confronti delle nuove generazioni - l'indubbio target commerciale del film - producendosi in un oggetto di riciclo dove il piano del pensiero è invaso da velleità materiali limitate alla prestazione individuale, e dove il mistero e la sua esplorazione sono stati spinti a forza nel comparto di ciò che presto sarà dimenticato. Non che la superficialità dell'operazione di Schumacher fosse minore, ma in quel caso nell'animo di Sutherland e compari si agitava un desiderio astratto di sfida alle entità religiose e scientifiche dominanti, e perciò i malcapitati erano puniti dai fantasmi del passato, emissari di un ordine fisico e metafisico che comunicava di non volere essere turbato. Al contrario, la persecuzione ai danni dei personaggi del remake sembra dipendere involontariamente da una loro totale assenza di ambizione prometeica; il loro peccato, l'indifferenza alle questioni di portata teorica, la ritrosia ad allungare lo sguardo oltre la frontiera. Detta così, il "messaggio" dell'originale passerebbe per reazionario e quello del remake per rivoluzionario, e invece i livelli di bigottismo sono equilibrati dall'espediente risolutivo della vicenda, nel 1990 come nel 2017: un ego te absolvo quasi privo di penitenze, e del tutto privo di conseguenze. Almeno nel concerto camp di scenografie e colori e visioni l'opera di Schumacher aveva tratti distintivi non da renderlo imperdibile, però divertente; il rifacimento di Oplev esplicita nel titolo i propri segni vitali: tracciato piatto.


19/11/2017

Cast e credits

cast:
Ellen Page, Diego Luna, Nina Dobrev, James Norton, Kiersey Clemons


regia:
Niels Arden Oplev


titolo originale:
Flatliners


distribuzione:
Warner Bros. Pictures


durata:
110'


produzione:
David Blackman, Michael Douglas, Laurence Mark


sceneggiatura:
Ben Ripley


fotografia:
Eric Kress


scenografie:
Niels Sejer


montaggio:
Tom Elkins


costumi:
Jenny Gering


musiche:
Nathan Barr


Trama
Cinque studenti di medicina si sottopongono in segreto a un esperimento: a turno, si fanno fermare il battito cardiaco per un minuto per poi essere rianimati e poter testimoniare l'eventuale esistenza di un aldilà. I fantasmi delle loro colpe passate iniziano a perseguitarli.