Ondacinema

recensione di Massimo Versolatto
6.0/10

James McTeigue è nientemeno che l'ineffabile aiuto regista dei fratelli Wachowski. Fino a qualche tempo fa, come regista vero e proprio, il buon James annoverava solo ed esclusivamente il tremendamente pessimo "V per Vendetta". Moore (autore della graphic novel dalla quale era tratto) naturalmente lo ha disconosciuto immediatamente. Con l'uscita di "Ninja Assassin", la filmografia del regista "protetto" dei Wach Bros. ha potuto allungarsi grazie a un piccolo e probabilmente incompreso capolavoro dell'omaggio (o della scopiazzatura?).

Altra fondamentale premessa: negli anni 90 - quindi non mille milioni di anni fa - c'era un genere estremamente in voga negli Usa: il film d'azione condito con le arti marziali. Questo filone ha portato elementi di innovativo atletismo all'interno delle pellicole, mantenendo comunque inalterati i topoi classici del genere - sparatorie, rallenty vertiginosi e tanto, tanto sangue. Prodotto molto redditizio per la "Business Hollywood", è tramontato con l'arrivo del decennio successivo. Ha resistito solo Hong Kong, con Jackie Chan. In Oriente i suoi film sbancano il box office, in Usa attecchiscono ancora abbastanza mentre qui in Italia non se li fila quasi nessuno.
Ora, perché girare, produrre, distribuire "Ninja Assassin" nel 2009? Probabilmente la risposta è molto semplice: i fratelli Wach e il buon McTeigue si volevano divertire. Loro sono dei voraci "fagocitatori" di cinema di genere, fumetti americani, manga tra i più disparati  e adorano un elemento scenografico alla follia: la pioggia. Quanto ci sia di McTeigue e quanto dei Wach in questo film non ci è dato sapere. McTeigue e soci mettono in scena tanti elementi triti e ritriti del cinema wachowskiano e, soprattutto, divertendosi non poco, un quantitativo di sangue che farebbe rabbrividire anche il Rodriguez della trilogia del "Mariachi".

"Ninja Assassin" consta di una trama che definire esile è bonario. Di fatto a chi ha scritto il film premeva solo di incastrare tra loro sequenze d'azione più o meno esasperate, senza troppi riferimenti al passato cinematografico di questo genere. Solo qualche rimembranza (o rielaborazione?), qua e là, dei tempi de "Il guerriero americano" con il superbo e taurino Michael Dudikoff, o la simbologia, appena accennata, del codice Bushido - che qui ha radici mistiche e un po' fantascientifiche ma non dimentica le frasi a effetto stile Maestro Splinter. Nell'utilizzo massiccio di camera a spalla abusato da McTeigue mancano forse un po' quei classicismi di ripresa che, nei '90, avevano risaltato le prodezze atletiche di Van Damme. Nella scena dell'inseguimento a piedi ci si aspetterebbe quasi di vedere Raizo - il fisicamente perfetto protagonista di questa pellicola - saltare un'auto in corsa con un calcio volante. Non succede, ovviamente, perché un'abilità del genere è appannaggio del Brandon Lee di "Resa dei conti a Little Tokyo".
Alla fin fine McTeigue gioca con il genere, vi colloca inserti da più parti, omaggia o prende spunto, per farne suoi, anche anime e manga come "Ninja Scroll" (si veda il finale con il fuoco che accerchia i combattenti), "Naruto" o lo straordinario "Vagabond" (con il quale però ha in comune solo la violenza efferata). Stringendo la camera su un'estetica da videogame, riprendendo in alcune occasioni la tecnica usata da Snyder in "300", McTeigue esalta la materia di base, ingigantisce ed estremizza la violenza, la mette in scena senza mezze misure, montando a ritmo forsennato. Eccessivo in tutto e per tutto, il film di McTeigue è il tesistico sguardo ex-post dell'universo "marziale" del cinema d'azione passato. Uno sguardo a posteriori che, ovviamente, appare condizionato dalla visione "di oggi". E qui si potrebbe disquisire a lungo sull'esito di questo esperimento. Ma forse per i presupposti di "Ninja Assassin" non ha senso farlo.

Complessivamente non si cerchi raziocinio particolarmente complesso, in questa pellicola. Né si speri in una trama coinvolgente. Ma nei novanta minuti di "Ninja Assassin" i fan del genere possono trovare pane per i loro denti - almeno a livello di concitata messinscena. Insomma questo film è appannaggio totale di chi ha amato quel genere nei '90.
Sì, esatto, io sono uno di questi, se non si era già capito. E in sala, per essere precisi, eravamo solamente in sei, come il voto che, a metà strada tra i retaggi delle visioni di gioventù e l'obiettività di recensore, ho deciso di dare a questo film.


05/12/2009

Cast e credits

cast:
Rain , Naomie Harris, Sung Kang, Rick Yune


regia:
James McTeigue


titolo originale:
Ninja Assassin


distribuzione:
Warner Bros.


durata:
90'


produzione:
Warner Bros., Legendary Pictures, Dark Castle Entertainment, Silver Pictures, Medienboard Berlin-Bra


sceneggiatura:
Matthew Sand, J. Michael Straczynski


fotografia:
Karl Walter Lindenlaub


scenografie:
Graham Walker


montaggio:
Gian Ganziano


costumi:
Carlo Poggioli


Trama
Raizo, ex membro di un clan di ninja deve difendere una ricercatrice forense che ha scoperto l'esistenza del clan ninja Ozunu composto da spietati assassini