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recensione di Paolo D'Alessandro
4.5/10

Solo e sul lastrico, l'ex calciatore George Dryer si concede l'ultima possibilità di redenzione: riguadagnarsi la fiducia del figlio Lewis e della ex moglie Stacie, in procinto di risposarsi. Si trasferisce quindi a pochi isolati dagli affetti e cerca disperatamente di riciclarsi come commentatore sportivo. George finisce però per allenare la squadra del piccolo Lewis, facendosi ammirare dalle madri single e da maschi-alfa dal soldo facile. Tra vittorie e tentazioni femminili, George riesce a riguadagnarsi la fiducia di Lewis e persino un posto come commentatore... ma è tutto quello che vuole davvero?

"Playing for keeps", recita il titolo originale di questa nuova fatica americana del nostro Gabriele Muccino: "giocare sul serio", si potrebbe tradurre a tentoni, tentare di crescere e superare i propri limiti per vivere da adulti ciò che il cuore desidera. Quindi tutti sperduti, com'è giusto, i personaggi di "Quello che so dell'amore", tutte macchiette orfane del vero amore, tutte all'inizio di un percorso. Goffo e inconsapevole, George piomba nelle loro vite su un campetto da calcio e diventa, complice la perduta celebrità, il fulcro dei loro destini. Tutti sembrano appoggiarsi a lui per ritrovarsi, anche in modi un po' venali, ma è lui per primo a dover capire dove sta il suo cuore: nel sogno di una famiglia con Stacie e Lewis, per sé, per sempre. Ma la strada che porta a loro si riveli ben poco accidentata. Peccato, insomma, che gran parte di questa nuova "ricerca della felicità" amorosa sia costellata di contrattempi presto dimenticati, non di snodi narrativi.

Un protagonista con un buffo accento (nella versione originale, Butler parla con un marcatissimo accento di Manchester), infortunato e alle strette dopo una carriera di grandissimi successi, in patria e all'estero. Difficile non vederci il riflesso del regista. Già: il matrimonio tra Gabriele Muccino e Hollywood sembra finito. Gli incassi di "Quello che so sull'amore" sono disastrosi nonostante il cast stellare (in gran parte sacrificato a beneficio della locandina), le critiche pure, in alcuni Paesi uscirà soltanto in home video. Poco da meravigliarsi, considerato il compito molto pulito e convenzionale di Muccino, che, probabilmente orfano del mentore americano Will Smith, si è dovuto piegare a dirigere una commedia romantica standard - lo sceneggiatore Robbie Fox non firma un film dal 1994, e questa pellicola parla molto chiaramente la lingua di quel cinema. Lasciato solo, ormai Muccino ha perso la fiducia in Hollywood, e forse sarà il successo che questa uscita già registra qui da noi a riportarlo definitivamente a casa.


12/01/2013

Cast e credits

cast:
Gerard Butler, Jessica Biel, Dennis Quaid, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman, Noah Lomax, James Trupper, Judy Greer


regia:
Gabriele Muccino


titolo originale:
Playing for Keeps


distribuzione:
Medusa


durata:
105'


produzione:
Eclectic Pictures, Evil Twins


sceneggiatura:
Robbie Fox


fotografia:
Peter Menzies Jr.


scenografie:
Daniel T. Dorrance


montaggio:
Padraic McKinley


costumi:
Angelica Russo


musiche:
Andrea Guerra


Trama
L'ex calciatore George tenta di rifarsi una vita riciclandosi come commentatore sportivo, mentre si riavvicina al figlio Lewis. Riuscirà a riconquistarsi anche la fiducia della madre del bambino, Stacie?
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