Ondacinema

recensione di Diego Capuano
5.0/10

Come gran parte della discutibile fucina orroristica transpalpina, anche "La Horde" si preoccupa di muovere i suoi primi passi in un incipit dai toni decisamente drammatici (un funerale) - stavolta con premesse poliziesche - e proseguire su uno sfondo che implicherebbe, almeno sulla carta, riflessioni e parallelismi con le problematiche della società francese contemporanea.
Il film si svolge praticamente tutto in una banlieue parigina, in anni recenti assurta a simbolo del vivere quotidiano dell'umanità francese salita alla cronaca in ben note guerriglie urbane tra polizia e civili. Ma risulta davvero difficile andare oltre la cornice concettuale, addentrandosi in ardite e alte/ altre metafore.

Le intenzioni dei due registi sono chiare: un manipolo di uomini carpenteriani chiusi in una selvaggia selva romeriana. Che a conti fatti non agguanta nemmeno il Boyle di genere.
Un action in salsa zombie (il primo della storia del cinema francese, pare): questi ultimi hanno talvolta fattezze che ricalcano quelle dei vendicatori protagonisti. Antropologie machiste e testosteroniche, assetate e immerse in sangue e frattaglie.
Ma se la tensione fa capolino a corrente alterna, l'ironia arriva troppo tardi ed è comune appena abbozzata.
Si vorrebbe un'aria da fine del mondo in questo "La Horde": Parigi è in fiamme, il cielo è in fiamme. Non c'è nemmeno più l'oscurità ad accompagnare le gesta degli zombie, quanto un'accecante catastrofismo che sale progressivamente fuori e dentro l'essere umano. Violenza chiama violenza, senza eroi.

In una fotografia levigata che in alcuni frammenti action sembra declinare verso un'estetica da videoclip (poi puntualmente stoppata), il risultato è a conti fatti e più rozzo (e risaputo) di quel che si vorrebbe e può accontentare soltanto qualche fanatico del genere.
Il cielo su Parigi non esplode mai del tutto. Nemmeno il film.


02/10/2010

Cast e credits

cast:
Eriq Ebouaney, Aurelien Recoing, Jean-Pierre Martins, Jo Prestia, Claude Perron, Yves Pignot


regia:
Benjamin Rocher, Yannick Dahan


titolo originale:
La Horde


distribuzione:
Fandango


durata:
90'


produzione:
Capture The Flag Films


sceneggiatura:
Arnaud Bordas, Yannick Dahan, Stéphane Moïssakis, Benjamin Rocher


fotografia:
Julien Meurice


scenografie:
Jérémie Streliski


montaggio:
Dimitri Amar


musiche:
Christopher Lennertz


Trama
Nella banlieue parigina, quattro poliziotti corrotti decidono di vendicare un amico assassinato da terribili delinquenti che si rinchiudono in un edificio popolare abbandonato. Appena giunti sul posto, la vendetta personale dei poliziotti si trasforma in un incubo. Intrappolati dal nemico, si aspettano di venire uccisi da un momento all’altro, quando accade l’impensabile: orde di creature sanguinarie assediano il palazzo e li attaccano con rara violenza
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