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Christian De Sica dà l'addio al cinepanettone

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Sembra terminata la trentennale parentesi che ha legato Christian De Sica al cinepanettone rendendolo il simbolo insieme a Massimo Boldi, fin da "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina nel 1983.

È lo stesso attore ad annunciarlo, che così si esprime in un'intervista rilasciata a Paolo Mereghetti per il Corriere della Sera: "Il 2 settembre inizio le riprese di Colpi di fortuna , il mio ultimo cinepanettone. Poi basta: i miei impegni con Aurelio De Laurentiis finiscono qui. Per 30 anni ho fatto sempre lo stesso film, con le stesse situazioni, quasi con le stesse battute: le vacanze, l'aeroporto, le mogli tradite, la droga, gli sponsor, i panorami turistici da inquadrare, i marchi delle auto e delle compagnie aeree da riprendere. Se il pubblico non si è stufato forse un po' di merito è anche mio, di questa faccia che ha continuato a far ridere. Se sei un cane e reciti l'Amleto hai sempre il testo di Shakespeare dietro cui nasconderti. Ma se reciti uno sketch di Amurri, Verde e Costanzo e non sei bravo, non puoi resistere tanti anni".

E non risparmia la resa dei conti con il produttore Aurelio De Laurentiis alla luce di una separazione che, a quanto pare, non è indolore:  "Avrei potuto non firmare tante esclusive con Aurelio. Non voglio dare la colpa a lui, la colpa ce l'ho io, anche di aver creduto alle sue promesse. Firmavo un contratto per cinque film perché avrei dovuto farne due come attore da solo, uno come regista, uno magari con Nuti e uno con Verdone. Ma poi mi spiegava che se metteva me e Verdone in un unico film ci perdeva, perché bastava uno solo ad attirare il pubblico. Mettendoci insieme incassava la metà e così mi ritrovavo a fare cinque cinepanettoni. Ma l'affetto della gente è qualche cosa che ti resta dentro. I cinepanettoni me l'hanno dato, non vedo perché dovrei rinnegarlo: capita così raramente, è la mia più grande soddisfazione. Se ho fatto bene i conti, con Colpi di fulmine e Il principe abusivo arriverò a 27 biglietti d'oro. E in quei due ultimi film non dicevo parolacce. Ma nessuno l'ha fatto notare...".