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Speciale premi 2015 - I migliori per Ondacinema

Ci siamo, arrivano i primi verdetti. Ondacinema vota la miglior regia, il miglior attore, la miglior attrice, la miglior sceneggiatura, la miglior colonna sonora e la miglior fotografia dell'anno appena concluso

Il momento più atteso dell'anno sta arrivando, anzi, è già arrivato. E se la classifica finale dei migliori film del 2015 secondo la redazione di Ondacinema verrà pubblicata fra pochi giorni, come di consueto a cavallo dell'Epifania, per il secondo anno ci siamo riuniti a mo' di giuria per designare anche i più bravi, categoria per categoria. Nonostante ci siano stati i soliti dubbi e qualche ballottaggio, a differenza dell'anno scorso quest'anno non ci sono ex aequo tra i nostri premi, soltanto designazioni certe e univoche.

Il premio per la miglior regia va all'ultraottantenne tedesco che ha creato dal nulla la serie degli "Heimat". A lui va il merito di continuare a immaginare un mondo parallelo fatto di un'umanità profonda e stratificata, che non rinuncia a sognare e ad aspirare al meglio, proprio come nel suo ultimo film, per cui abbiamo deciso di conferire ad Edgar Reitz questo riconoscimento. In redazione pochi dubbi su chi fosse la miglior regia dell'anno. Ma se dobbiamo citare un altro cineasta meritevole, questi è senza dubbio il mai abbastanza rimpianto Claudio Caligari che ci ha regalato, postuma, un'opera così emozionante e straziante come "Non essere cattivo", pellicola aliena rispetto alle produzioni contemporanee del cinema italiano.

E proprio dal film di Caligari proviene la nostra scelta per il miglior attore dell'anno: classe 1984, Luca Marinelli, romano, è da molti considerato il più bravo interprete italiano della sua generazione. Non è questa la sede per decidere se ciò corrisponde al vero, ma il suo Cesare nella Ostia di "Non essere cattivo" è un personaggio che si dimentica davvero a fatica. A differenza del premio per la miglior regia, stavolta decidere è stato difficile. A insidiare il trono di Marinelli c'era un attore britannico, spesso considerato "soltanto" un buon caratterista. E invece, grazie a Mike Leigh e al suo "Turner", Timothy Spall trova forse il ruolo che vale un'intera carriera e che gli ha permesso di conquistare anche il riconoscimento di Cannes.

Competizione apertissima anche fra le migliori attrici. Alla fine la spunta la britannica Charlotte Rampling, già vincitrice all'ultima Berlinale grazie al personaggio di Kate Mercer in "45 anni", lo struggente melodramma interpretato insieme a Tom Courtenay. Ma anche in questo caso è stata una scelta tormentata: non avrebbe certo demeritato la Rachel Weisz vista in "The Lobster".

Altri verdetti pieni di dubbi e assolutamente privi di sicurezza sono quelli sulla miglior sceneggiatura e la miglior colonna sonora. Nel primo caso indichiamo alla fine Matt Charman e i fratelli Coen che scrivono lo script per l'ultimo, grande film di Steven Spielberg, "Il ponte delle spie". Al ritmo serrato dei dialoghi (il film è tutto giocato sull'uso della parola e degli scambi dialettici), si aggiunge un sorprendente e sapiente uso dell'ironia tipicamente coeniana. Ci aveva però convinto anche il lavoro di scrittura portato avanti dal greco Yorgos Lanthimos, insieme al sodale Efthymis Filippou, per la prima volta impegnato in un film in lingua inglese con "The Lobster".

La miglior colonna sonora è firmata da Justin Hurwitz nel film che fa della musica (in modo furbesco) l'arma vincente per il suo successo: parliamo ovviamente di "Whiplash". È Hurwitz che ha organizzato le partiture che fanno da terreno di scontro tra i protagonisti. Degno di nota, come al solito per le sue collaborazioni con Paul Thomas Anderson, è poi il lavoro di Jonny Greenwood, il chitarrista dei Radiohead, autore delle musiche in "Vizio di forma".

Per finire, quest'anno aggiungiamo il premio alla miglior fotografia. E qui non abbiamo avuto molte incertezze. Nonostante l'ammaliante resa del lavoro del grande Roger Deakins per "Sicario" e pure quello del giovane Fredrik Wenzel per "Forza maggiore", il nostro riconoscimento va senza alcun dubbio a Dick Pope, storico direttore della fotografia di tutti i film di Leigh e autore del suggestivo impatto visivo di "Turner". Ora non vi resta che scorrere i nostri premi ufficiali e attendere, fra pochissimi giorni, la pubblicazione delle nostre classifiche.


MIGLIOR REGIA


Edgar Reitz - L'altra Heimat - Cronaca di un sogno

reitz


MIGLIOR ATTORE

Luca Marinelli - Non essere cattivo

marinelli


MIGLIOR ATTRICE

Charlotte Rampling - 45 anni

rampling


MIGLIOR SCENEGGIATURA

Matt Charman, Joel ed Ethan Coen - Il ponte delle spie

charman_coen


MIGLIOR COLONNA SONORA

Justin Hurwitz - Whiplash

hurwitz


MIGLIOR FOTOGRAFIA

Dick Pope
- Turner

pope





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