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recensione di Paolo D'Alessandro
5.0/10

Per prima cosa, le verità più palesi e sconvolgenti: "Un'occasione da Dio" è scritto e diretto da un Monty Phyton, e sempre i Monty Phyton prestano le voci ad alcuni personaggi.  
La seconda è che si tratta dell'ultimo film accreditato a Robin Williams.  

Per seconda cosa, il plot, che sembra un figlio prematuro di Douglas Adams. La Terra sta per essere distrutta da una razza aliena, ma ha ancora una possibilità: lo sfigatissimo insegnante Neil Clarke. Conferito del potere di realizzare qualsiasi cosa dica con un semplice gesto, dovrà dimostrare che gli esseri umani e il loro pianeta meritano di continuare a esistere. Peccato che il nostro lo utilizzi per rendersi più muscoloso, far parlare il cane, diventare Presidente degli Stati Uniti, in una serie di "spassosissimi" sketch tutti basati sull'impossibilità di esprimere in modo non equivocabile un desiderio.

Infine, il protagonista: Simon Pegg. Ormai il più famoso esponente della comicità inglese? Sì. L'incarnazione del nerd a Hollywood? Molto probabilmente sì. Sinonimo di commedia di qualità? Anche, per quanto ci si possa affidare a queste etichette. Se Dustin Hoffman non sbagliava un film (cit.) - prima di iniziare a sbagliarli, almeno, il tempo del dubbio è arrivato anche per Simon Pegg, evidentemente, che si è trovato a bordo di un carrozzone "con tutti i poteri e senza responsabilità", per citare il claim promozionale della pellicola.

"Un'occasione da Dio" ha una storia produttiva lunghissima (a quanto racconta il regista Terry Jones): vagamente basata su un racconto di H.G. Wells, l'idea per il film viene stiracchiata e riscritta per vent'anni, fino al 2010 in cui venne dato inizio a una produzione partita effettivamente solo quattro anni dopo. Nel frattempo, sono maturate tecnologie e l'ex-Phyton ha la possibilità di dare vita ad "Absolutely Anything" - citando il titolo originale del film - in un mondo di gag e sketch senza limiti. Ed è su questo che Jones basa la comicità prevedibile del film, che si appoggia su un contrappeso narrativo zoppicante, come l'amore del nostro protagonista per la bella vicina di casa (Kate Beckinsale).

Non è tutto degenere, non è tutto già visto: siamo comunque davanti a un impianto che potrebbe generare un numero infinito di situazioni comiche che riesce anche ad essere efficace, ma è proprio l'evitare di darsi un'identità comica riconoscibile, anche legittimamente lontana dalle "silly walks" e dalle bizzarrie phytoniane, a generare un film dimenticabile e insicuro. 


07/09/2015

Cast e credits

cast:
Simon Pegg, Eric Idle, Terry Jones, Rob Riggle, Alexa Davies, John Cleese, Terry Gilliam, Robin Williams, Kate Beckinsale, Michael Palin


regia:
Terry Jones


titolo originale:
Absolutely Anything


distribuzione:
Eagle Pictures


durata:
96'


produzione:
Bill and Ben Productions, GFM Films


sceneggiatura:
Gavin Scott, Terry Jones


fotografia:
Peter Hannan


scenografie:
James Acheson


montaggio:
Julian Rodd


costumi:
James Acheson


musiche:
George Fenton


Trama
Un consiglio intergalattico di alieni decide di radere al suolo il Pianeta Terra perchè considerato un inutile pasticcio. Prima di annientarci, però, decidono di dare al nostro pianeta un'ultima occasione: conferiranno ad una persona scelta a caso il potere di fare tutto ciò che vuole. Se il potere verrà usato in maniera saggia il pianeta si salverà: la fine del mondo pare dunque alle porte perchè il terrestre selezionato, purtroppo per tutti, è Neil (Simon Pegg - Mission Impossible) il cui unico nobile scopo nella vita è conquistare Catherine (Kate Beckinsale - Underworld, Pearl Harbor), litigando con il suo cane Dennis a cui ha donato la parola (Mojo).
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