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Teho Teardo - Diaz
È uscita in questi giorni l'ultima colonna sonora firmata da Teho Teardo per il crudo film di Daniele Vicari "Diaz", che rievoca uno dei fatti di cronaca più vergognosi e oscuri della nostra recente storia (il blitz delle forze dell'ordine nella scuola Armando Diaz durante le manifestazioni contro il G8 di Genova nel luglio del 2001, che si concluse con una mattanza da "squadroni della morte" messicani da parte di parecchie mele marce della polizia contro dei pacifici manifestanti che dormivano accampati in quella scuola. Il processo giudiziario che ne seguì risolse in maniera un po' blanda il fattaccio, infliggendo pene poco severe ai poliziotti che si comportarono in maniera criminale e assolvendone altri, sospettati di essere coinvolti. Non ho comunque ancora visto il film e mi devo quindi basare solo sulle suggestioni auditive che questa soundtrack firmata da Teardo (la sua diciassettesima, tra l'altro) mi ha regalato.

Sono ormai lontani i giorni in cui questo "enfant-prodige" proveniente dall'esplosione punk e new wave di Pordenone della prima ora faceva parte di piccoli gruppi underground locali e poi si buttò con tenacia nella musica post-industriale (i dischi a suo nome, Mauro Teho Teardo e con i Meathead), collaborando in seguito con gente del calibro di Cop Shoot Cop, Girls Vs Boys e Foetus (con cui comunque incise lo scorso anno un 10" registrato dal vivo e pubblicato dalla label personale di Teardo, la Specula Recs). Dall'inizio dello scorso decennio, l'attività principale di questo chitarrista di Pordenone pare essere quella del compositore di musiche da film, tanto da ritagliarsi un posto come una sorta di Michael Nyman nostrano. Ironia della sorte, in questa colonna sonora, Teardo si fa accompagnare dal famoso Balanescu Quartet, collaboratore di vecchia data proprio di Nyman.

Il minimalismo è infatti ben presente anche in "Diaz", forse la sua soundtrack più riuscita in assoluto, insieme a quelle de "La Ragazza del Lago" (2007) e de "L'Amico di Famiglia" (2006, il capolavoro di Paolo Sorrentino). È Nyman ad ispirare il tema migliore del disco, "Anatomy Of Melancholy", dove in un incalzante crescendo ritmico-armonico iniziale va a confluire nella musica da camera di stampo classico, con qualche richiamo, nel finale, di echi di musica rinascimentale. L'iniziale "C'est La Guerre" sperimenta con i pattern ritmici di Philip Glass, in chiave folk. Davvero riusciti sono "I'll Meet You On That Other Shore" e "Her Blood Dried In The Sun", dove pare di ascoltare una Penguin Café Orchestra seppellita da delle dissonanze elettroniche. La tensione drammatica di "The Model Policeman" e di "He Done Fell Dead", il clima d'attesa di "A Perfect Agitator" e il connubio "rock + classica" di "Never The Same", sono pure buoni episodi di contorno.

In definitiva, un disco godibile all'ascolto, anche senza il supporto delle immagini visive del film. Teardo, sempre instancabile, è ora al lavoro con Blixa Bargeld per un nuovo disco di canzoni (alla loro maniera, si intende!).
Diaz
Tracklist
1. C'est La Guerre
2. I'll Be So Glad When The Sun Goes Down
3. Fallen
4. The Model Policeman
5. A Perfect Agitator
6. I'll Meet You On That Other Shore
7. Never The Same
8. Anatomy Of Melancholy
9. Stare a Guardare
10. He Does Fell Dead
11. Map Of Disappearance
12. Wish You Where Husker Du
13. Her Blood Dried In The Sun
Scheda del film
Diaz
Recensione

Diaz

di Daniele Vicari

Direttamente dagli atti processuali, ecco il racconto cinematografico di che cosa accadde la sera del 21 luglio 2001 nella scuola genovese. Premiato dal pubblico alla Berlinale. Dopo "ACAB" e "Romanzo di una strage", il cinema italiano continua sulla strada dell'impegno civile e della rievocazione storica