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recensione di Beatrice Gangi
5.0/10

Separati da una gola, Levi e Drasa sono di vedetta in due torri, la torre Ovest e la torre Est. Gli è vietato instaurare un contatto reciproco, così come comunicare con l'esterno, e la loro mansione consiste nell'assicurarsi che, dalla forra, niente esca e niente ne risalga. Cosa contenga e perché lo faccia, non è di loro competenza. Il compito di guardia è definito, da chi li ha preceduti, come "la custodia di un inferno in terra".

Un soggetto quasi lovecraftiano, l’incipit del "Misteri dal profondo" di Scott Derrickson, che si presta, almeno sulla carta, a espandersi in ciò che il film effettivamente si propone di essere, cioè un'ibridazione di generi diversi. Eppure, per quanto l’intuizione del regista nel mescere i generi horror, mistero, romantico, drammatico e d’azione, sia quantomeno promettente, l’esecuzione di Derrickson si arena quasi subito nell’incapacità di rielaborarli al di fuori di una panoramica superficiale delle loro suggestioni basiche.

Secondo un regolare approccio derivativo, a costituire l’elemento spionistico e d'azione è la caratterizzazione dei due protagonisti quali "i due cecchini più abili al mondo", vagamente afflitti da traumi passati, e dall’allineamento morale riconducibile all'eroe positivo. La componente romantica, invece, ricalca la dinamica della controparte introversa (un guerriero-poeta, nel caso di Levi) e della controparte ribelle (Drasa), servendosi di un bizzarro (ma comunque funzionale) riferimento a un classico di genere come "Love Actually" e alla filmografia video-musicale di Taylor Swift. L’elemento infine più interessante, quindi l’orrorifica e misteriosa natura della gola, si scarica nell’impietoso parallelismo con "Annientamento" di Alex Garland, di cui appare una copia scomposta e desaturata.

Oltre al senso di derivazione, le mancanze forse più visibili di "Misteri dal profondo" risiedono sia in un’esposizione pigra, quanto nella viscerale mancanza di profondità di una sceneggiatura strutturalmente carente che tenta costantemente di apparire ricercata. Se, da un lato, le rivelazioni di trama si esplicitano nella forma di convenienti cutscene videoludiche, dall’altro, la riflessione autoriale si limita al citazionismo che spazia da scritti come "The Hollow Men" di T. S. Eliot ad aforismi attribuibili a Jean-Paul Sartre e al Gautama Buddha. L’impressione è che Derrickson assuma il semplice riferirsi a un’opera come un atto  sufficiente a eguagliarne la complessità.

Ciò risulta ancora più straniante nella costante alternanza con scelte di messa in scena proprie al cinema di puro intrattenimento, quali l’azione "sparatutto" in prima persona e la colonna sonora pop. Una serie di scelte poco convincenti per cui, anche a livello interpretativo, Miles Teller e Anya Taylor-Joy faticano a conferire una reale tridimensionalità ai propri personaggi, in quello che risulta uno spreco di due interpreti di grande talento.

Generalmente, a risultare comunque riuscite, rimangono le sequenze in cui il film di Derrickson non ambisce all’essere più di un’opera commerciale di semplice intrattenimento (scene d’azione sopra le righe, e nella leggerezza della commedia romantica) in ciò che appare, più che un errore nella scelta di ibridare i generi, una generale carenza nella capacità di modulare toni e intento della narrazione. A non essere funzionale è di fatto il disorganizzato mix di propensione al commerciale e ambizione autoriale, soprattutto considerando le difficoltà del regista nel padroneggiare la seconda.


16/02/2025

Cast e credits

cast:
Anya Taylor-Joy, Miles Teller, Sigourney Weaver


regia:
Scott Derrickson


titolo originale:
The Gorge


distribuzione:
Apple TV+


durata:
127'


produzione:
Apple Studios, Skydance Media


sceneggiatura:
Zach Dean


fotografia:
Dan Lausten


scenografie:
Rick Heinrichs


montaggio:
Frédéric Thoraval


costumi:
Ellen Mirojnick


musiche:
Trent Reznor, Atticus Ross


Trama
Due agenti speciali sono incaricati di sorvegliare una gola misteriosa che cela un'oscura minaccia. Il rapporto a distanza, in lunghi turni di guardia, si sviluppa in un inaspettato legame romantico.
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