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recensione di Antonio Pettierre
7.0/10

Dopo il licenziamento da parte della Walt Disney per una vecchia storia di tweet controversi, James Gunn trasloca alla Warner Bros. che gli dà carta bianca per girare "The Suicide Squad - Missione suicida". Il terzo episodio della trilogia dei "Guardiani della Galassia" veniva sospeso e appariva destinato a passare di mano, tanto più che Gunn assumeva il ruolo di co-presidente e direttore creativo della sussidiaria DC Studios per curare e sviluppare la produzione di prodotti sui supereroi della casa. Ma a quanto pare Kevin Feige, vero e proprio deus ex machina e presidente dei Marvel Studios, non riusciva a trovare un degno sostituto e subito lo riassume solo per girare l'episodio conclusivo della serie.

Ritroviamo i Guardiani che hanno insediato il loro quartier generale presso Knowhere che hanno acquistato dal Collezionista. Peter Quill (Chris Pratt) affoga le sue malinconie nell'alcol dopo aver perso l'amore di Gamora (Zoe Saldana) che si è unita ai Ravagers. Si è aggiunto Cosmo tra i membri del gruppo, un cane intelligente, perduto nello spazio dai sovietici anni prima, che ha potenti poteri telecinetici. Improvvisamente, la comunità viene travolta dall'aggressione di Adam Warlock (Will Poulter), figlio dalla sacerdotessa dei Sovereign, tanto potente quanto improvvido, e inviato per recuperare Rocket per conto dell'Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji) che si vuole impossessare del cervello della sua creatura. Nebula (Karen Gillan), Drax (Dave Bautista), Mantis (Pom Klementieff), Kraglin (Sean Gunn), Groot e Cosmo iniziano una feroce battaglia. Nello scontro Rocket si ferisce gravemente e Nebula riesce a mettere in fuga temporaneamente Warlock.

Il tema principale di "Guardiani della Galassia vol. 3" è l'origine della nascita di Rocket.
Da un lato, abbiamo il percorso narrativo al presente della ricerca del codice per disattivare il meccanismo che impedisce di curare il procione mutante, con un susseguirsi lineare degli avvenimenti in cui si alternano: sequenze spettacolari di scontri a fuoco al quartier generale della Orgocorp, sulla Contro-Terra e sull'astronave-laboratorio dell'Alto Evoluzionario; i siparietti comici tra Drax e Mantis e tra Kraglin e Cosmo; il corteggiamento continuo di Quill nei confronti di Gamora e delle sue pene d'amore per la donna che nella nuova versione resuscitata, dopo gli avvenimenti di "Avengers: Infinity War" e "Avengers: End Game", non ha ricordo della sua versione precedente e non ricambia le attenzioni dell'uomo.
Dall'altro, abbiamo i continui flashback dal passato di Rocket, morente e attaccato alle macchine che lo tengono in vita, che raccontano per episodi della sua trasformazione da parte dell'Alto Evoluzionario da animale a essere senziente super intelligente e combattivo. L'atmosfera irriverente, ironica e spesso comica che permeava i due episodi precedenti, in questa nuova pellicola è sostituita dai forti elementi melodrammatici e angoscianti. In particolare, le pene d'amor perduto di Quill per Gamora e, soprattutto, il confronto tra Rocket, i suoi compagni di prigionia e l'Alto Evoluzionario che vede nel procione solo ed esclusivamente un prodotto sperimentale della sua ricerca nella costruzione dell'essere perfetto.

Una delle impronte di Gunn nella trilogia, oltre alle continue citazioni e i ribaltamenti dei canoni nella trasformazione dei supereroi in superfreaks, è l'approfondimento psicologico dei personaggi con tutte le loro debolezze e traumi, caratterizzanti le differenti personalità, e le molteplici dinamiche causate dai legami interpersonali, in cui l'empatia è una cifra costante nelle loro azioni e reazioni. Questo aspetto è ancor più valorizzato in rapporto alla totale freddezza dell'Alto Evoluzionario, il cui unico scopo è la creazione di essere perfetti per inserirli in un mondo completamente costruito secondo il proprio desiderio che gli fa affermare, in una scena dal forte impatto emotivo, che nel momento in cui Dio non esiste lui ne prende il posto. Tutte le scene in cui Rocket e i suoi amici sono vittime, piene di umanità e di speranze per una vita al di fuori dell'oscuro e angoscioso laboratorio, dove sono imprigionati, sono una metafora della scienza medica che, quando perde la propria umanità, trasforma gli esseri viventi in oggetti su cui operare con ogni mezzo pur di raggiungere lo scopo, con una condanna delle pratiche di vivisezione.

L'Alto Evoluzionario si riveste di un potere assoluto e divinatorio che, nel momento del fallimento, non ha la minima esitazione a distruggere la Contro-Terra, dove ha installato una società progredita composta da animali evoluti che ha creato dopo gli esperimenti della prima serie, compiuta su Rocket e compagni in interventi genetici e biomeccanici ancora rozzi. In questo senso, l'Alto Evoluzionario è una replica oscura di Ego di "Guardiani della Galassia vol. 2": lì, la divinità appare più avvicinabile e amabile, ma con le stesse caratteristiche di spietatezza che contraddistinguono i due personaggi.

Oltretutto, il fallimento degli "esperimenti" condotti dall'uomo lo portano alla distruzione degli esseri creati ma che contengono imperfezioni ai suoi occhi imperdonabili. Ossessionato dall'intelligenza di Rocket, l'Alto Evoluzionario non può tollerare che la Creatura possa essere superiore al Creatore e lo riduce a oggetto, a voler impossessarsi sul suo cervello per scoprirne le caratteristiche fisiologiche e anatomiche, non riuscendo a comprendere le emozioni e l'imprevedibilità dell'evoluzione di cui si sente l'unico e il solo detentore.

Nella realtà spaziale composta da Gunn non esistono dei veri pianeti, ma dei costrutti artificiali e alterati in cui assistiamo a commistioni allegoriche tra divino, industriale e biologico.
Knowhere, dove vivono i Guardiani, è il teschio di una divinità galattica morta; l'industria medica della Orgocorp è il nucleo dell'Orgosfera, un agglomerato spaziale biomeccanico che appare come un corpo vivente in cui gli elementi biologici sono intrinsecamente fusi con una struttura artificiale; la Contro-Terra non è altro che un clone del pianeta natale di Quill, creata artificialmente dall'Alto Evoluzionario dopo aver visitato il luogo originale e apprezzato la grande ricchezza culturale, paesaggistica e faunistica del pianeta, saccheggiandolo per i suoi progetti scientifici. Del resto, lo stesso Quill è il frutto di un rapporto tra un'umana (la madre terrestre) ed Ego (il padre divino) che lo accomuna a tutti gli altri personaggi come un risultato di interventi esterni da parte di esseri che assumono di volta in volta il ruolo di creatori.

La riuscita di "Guardiani della Galassia vol.3" è proprio in questa capacità di Gunn di essere coerente con il mondo mitopoietico da lui modellato, rimanendo fedele al suo stile sovversivo dei cliché delle storie supereroistiche che, all'ennesime e ultime prove, risultano ripetizioni narrative e stilistiche.
Il limite, allora, lo troviamo nella necessità di conoscere tutti i collegamenti della storia dei Guardini, sparsi in altre pellicole del Marvel Cinematic Universe. Oltre alle già citate pellicole, ad esempio, il fatto che Mantis sia sorella di Quill e che il cane Cosmo rientri nella comunità dei Guardiani, che qui vengono dati per assunti, sono spiegati nel film tv "Guardiani della Galassia Holiday Special", girato contemporaneamente e utilizzando lo stesso cast e troupe tecnica e trasmesso su Disney+, con lo spettatore costretto a conoscerli per comprendere fino in fondo le dinamiche narrative dei personaggi.


07/05/2023

Cast e credits

cast:
Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter


regia:
James Gunn


titolo originale:
Guardians of the Galaxy Vol. 3


distribuzione:
Walt Disney Studios


durata:
150'


produzione:
Marvel Studios


sceneggiatura:
James Gunn


fotografia:
Henry Braham


scenografie:
Beth Mickle


montaggio:
Fred Raskin, Greg D'Auria


costumi:
Judianna Makovsky


musiche:
John Murphy


Trama
I Guardiani della Galassia subiscono un attacco improvviso di Adam Warlock, istigato dall’Alto Evoluzionista che vuole catturare Rocket, prodotto delle sue operazioni genetico-cibernetiche. Dopo una furiosa e sanguinosa lotto su Knowhere riescono ad allontanare Warlock, ma Rocket rimane gravemente ferito. Peter Quill e la sua squadra iniziano una lotta contro il tempo per salvare la vita al loro amico.