Ondacinema

recensione di Alessio Cossu
6.0/10

Roma. Imbrunire. Fermata dell’autobus. Tarek, un giovane immigrato di origine egiziana riceve dagli amici una chiamata al cellulare con la rischiesta di una dose di marijuana. Egli si reca così in una piazza appartata e, ottenuto lo stupefacente, si incammina circospetto. Ma non tanto da non esser visto da Proietti, un poliziotto in un’autocivetta, il quale seguitolo gli intima di salire a bordo. Il ragazzo, tuttavia, non viene portato in questura per essere interrogato in flagranza di reato, perchè incomincia a quel punto per lui una picaresca e folle nottata, con un finale, che non sveleremo, e che incornicia il ritorno alla situazione di partenza ma con personaggi profondamente mutati.

Il nuovo film di Fulvio Risuleo è il tentativo di affinare la propria tecnica narrativa con un racconto cinematografico indubbiamente singolare, a tratti spiazzante nella sua originalità, che tuttavia appare fin troppo derivativo in alcune sequenze. Molti degli ingredienti del debutto ("Guarda in alto") ritornano puntualmente: l’arco temporale concentrato e ridotto a una ambientazione in sostanza notturna, la predilezione per ambienti oscuri, i cunicoli e i sotterranei, una fabula con pochi personaggi, il tema del peregrinare come prodromico al coming of age e un’atmosfera sospesa, a tratti irreale, anche grazie a una musica fatta di suoni disturbanti. I due protagonisti attraversano Roma, ma sembrano farlo quasi immersi in una bolla estranea al contesto metropolitano. L’agente conduce Tarek in un ristorante, gli fa fare una passeggiata ossianica in un cimitero, poi in un sotterraneo. "Notte fantasma" è debitore del cinema di Michel Gondry, di un mondo visionario, onirico anche laddove non vi sia un’alternanza tra sonno e veglia, così come non vi è una demarcazione netta tra il bene e il male, tra il lecito e l’illecito: il poliziotto promette al giovane un trattamento di favore a patto che questi "faccia il bravo", tanto che alla fine Tarek pare fidarsi di lui. Proietti assume nei suoi confronti un atteggiamento paterno, protettivo, ricordando i tanti personaggi-mentore presenti nel cinema di Clint Eastwood, come ad esempio in "Un mondo perfetto" (1993), o "Gran Torino", dove un adulto prende sotto la sua ala un giovane bonario ma ingenuo della vita.

Il film di Risuleo è derivativo anche nei confronti di altri autori, come per esempio Roman Polanski, per le situazioni grottesche e paradossali che scavando sulla componente freudiana dei personaggi mettono a nudo le contraddizioni e l’ipocrisia della società postmoderna. Nella mente dello spettatore, al termine della visione del film, permangono non pochi interrogativi, principalmente riguardo l’agente: il suo modo di fare, i suoi eccessi sono quelli di una notte o il frutto di una condotta consolidata? Limitando l’interazione con altri personaggi e riducendo il dialogo con Tarek a poche scarne battute, il regista nonché sceneggiatore ha ulteriormente avvolto il personaggio in un’aura di mistero; in un’aura da…fantasma, appunto. Altri tratti della figura di Proietti, invece, sono meno singolari e più derivativi, come ad esempio il fatto di essere separato o di avere comunque un difficile rapporto con la moglie, ma di avere una figlia cui vuole immancabilmente del bene. Cliches che sospingono il film nel territorio del noir e del poliziesco hollywoodiano. Se Proietti è eccentrico, sicuro di sè e testosteronico, Tarek è timido, dimesso e impacciato, tanto che nonostante le insistenze dell’ispettore non ha neanche il coraggio di farsi avanti con una ragazza conosciuta per caso. Ma soprattutto non è la sua condizione di immigrato di seconda generazione ad essere al centro del film: se il personaggio non fosse un immigrato, la pellicola ne risulterebbe sostanzialmente immutata nelle sue chiavi di lettura. In questo senso siamo cioè su un piano del tutto antitetico rispetto a film come "Bangla", di Phaim Bhulyan (2019). È invece il cinema di Matteo Garrone ad aver ispirato Risuleo, ad esempio con l’attraversamento di Roma in auto ne "Estate romana" (2000).

Probabilmente "Notte fantasma" può apparire eccessivamente pretenzioso e può non soddisfare certi palati per la sua conclusione, ma è un film che rappresenta un ulteriore passo avanti del regista nella ricerca di uno stile pienamente personale.   


18/09/2022

Cast e credits

cast:
Elisa Pierdominici, Edoardo Pesce, Yothin Clavenzani


regia:
Fulvio Risuleo


titolo originale:
Notte fantasma


distribuzione:
Vision Distribution


durata:
84'


produzione:
Elsinore Film, Wildside, Vision Distribution


sceneggiatura:
Fulvio Risuleo


fotografia:
Guido Mazzoni


scenografie:
Sabina Angeloni


montaggio:
Ilenia Zincone


costumi:
Stefano Ciammitti


musiche:
Francesco Rita


Trama
Tarek, giovane immigrato, colto sul fatto dopo l'acquisto di stupefacenti, anzichè essre arrestato viene coinvolto da un agente in un viaggio notturno per le vie di Roma.
Link

Sito ufficiale