Ondacinema

recensione di Alberto Mazzoni
7.5/10

Dolph vorrebbe semplicemente condurre una vita normale col suo cane Paul. Alzarsi alle 7:60, fare due chiacchere (a distanza di sicurezza) col vicino, e poi andare in ufficio, all'interno del quale piove ininterrottamente. Purtroppo la sparizione del cane Paul e la trasformazione della palma in giardino in un pino mostreranno il lato inquietante del nonsense...

Il regista Quentin Dupieux altri non è che Mr. Oizo, esponente di punta della electro francese che ebbe verso la fine degli anni '90 i suoi warholiani quindici minuti di gloria. Come regista è più raffinato e innerva una commedia dell'assurdo alla Ionesco con angosce tra il linchyano e il kafkiano grazie a una serie di tocchi di stile. Il rapporto di amore/odio tra la normalità e il caos è messo in scena scegliendo una palette cromatica rassicurante, di tenui colori pastello, ma lasciando sempre ampie porzioni di schermo fuori fuoco a segnalare l'impossibilità di dare un senso complessivo. Autore (ovviamente) della colonna sonora, la carica di inserti inquietanti a suggerire una minaccia continua che in un altro film sarebbe fisica mentre qui altro non è che la minaccia data dalla fragilità della nornalità.

Il meccanismo di difesa dall'assurdo dei personaggi del film è quello della negazione: se due uomini diversi si presentano a poche ore di distanza dalla stessa ragazza dichiarando entrambi di essere la persona amata, lei si limiterà a dire "Caro, come sei cambiato! Ma riconosco quel tuo sguardo un pò perso..." Chi, uscendo di casa, trova uno sconosciuto che gli sta dipingendo l'auto di blu dice semplicemente  "La ringrazio, ma mi andava bene il colore originale". Nonsense al quadrato, il vicino di casa di Dolph non vuole invece ammettere di fare jogging tutte le mattine, e questa negazione lo porterà alla fuga, "in un posto qualsiasi, ma molto lontano da qui".

Complice un dialogo brillante e degli attori magari non eccezionali ma efficaci (notare William Fichtner che si riscatta da una vita in serie B interpretando Master Chang), la reazione dello spettatore al medesimo assurdo è invece quella della risata. "Wrong" è uno di quei film in cui una volta che sei entrato nel meccanismo ridi quasi ad ogni scena, in cui se compare un certo personaggio (come Master Chang), ridi prima che faccia alcunchè, semplicemente perchè sai che sta per succedere qualcosa di divertente. L'umorismo non fa comunque sparire del tutto un retrogusto amaro, come è chiaro da una sequenza dal montaggio impossibile in cui compare l'assurdità della morte come complementare a quella della vita.

In conclusione "Wrong" è un film la cui semplice apparenza cela una messa in scena non banale, è un'interessante opera surrealista sull'alienazione piccolo-borghese (magari non così profonda come ambirebbe ad essere), ma soprattutto è un film molto molto divertente. Anche solo per questo, consigliato.


25/11/2012

Cast e credits

cast:
Jack Plotnick, Eric Judor, Alexis Dziena, William Fichtner


regia:
Quentin Dupieux


titolo originale:
Wrong


durata:
94'


produzione:
Canal +


sceneggiatura:
Quentin Dupieux


montaggio:
Quentin Dupieux


musiche:
Mr. Oizo


Trama
Dolph vorrebbe semplicemente condurre una vita normale col suo cane Paul. Ma quando Paul sparisce, la palma in giardino si tramuta in un pino e la sveglia segna le 7:60 è chiaro che la giornata di Paul ha preso una brutta piega...