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Il ricco cinema d'inizio autunno
Una nuova settimana piena di storie che spaziano dal dramma al thriller, dal giallo al western, dalla fantascienza all'horror. Lo scontro tra il Bene e il Male o la passione amorosa in ogni latitudine e tempo fanno da sfondo alle narrazioni in grandi e piccoli film. Tra capolavori e opere di genere, potremo (ri)vedere, ad esempio, film di Alfred Hitchcock, Sam Peckinpah, i fratelli Coen, Jim Jarmusch, Peter Bogdanovich, Quentin Tarantino, Matteo Garrone, Joseph L. Mankiewicz, Mike Nichols, Paul Verhoeven, Jonathan Demme, John Carpenter, Tim Burton.

 

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Domenica 14 settembre

Dietro la maschera di Peter Bogdanovich (20.40, Class TV). Il film narra la storia vera di Roy Lee Dennis (un giovane Eric Stoltz) affetto da leontiasi che gli deforma il volto e il suo rapporto con la giovane madre (Cher). Pellicola degli anni 80, Bogdanovich mette in scena un ritratto e un mondo marginale con grande tatto e complicità. Cher per la sua prova vinse il premio per la miglior interpretazione femminile al 38° Festival di Cannes.

Hunger Games di Gary Ross (21.10, Italia 1). La prima pellicola della famosa saga giovanilistica fantascientifica tratta da una fortunata serie di romanzi di Suzanne Collins. Essenzialmente un prodotto corretto e abbastanza innocuo, vale la pena vederlo per la presenza della nascente diva Jennifer Lawrence. Per una serata senza pensieri e per gli appassionati di questo tipo di film.

The Others di Alejandro Amenabar (21.20, Rsi La1). Horror di impianto classico, con colpo di scena finale, ebbe un grande successo alla sua uscita nelle sale cinematografiche. All'ennesima visione perde un po' di suspense, ma Amenabar riesce comunque a confezionare un prodotto degno e di un certo interesse. Nicole Kidman dona il giusto pathos e angoscia alla madre impaurita e ossessionata dal mondo esterno.

Saw l'enigmista di James Wan (23.00, Mtv). Primo episodio della nuova saga horror-splatter, che aggiorna la figura dell'"Uomo Nero" nell'immaginario collettivo. Resta il più riuscito della serie, conservando tutta l'angoscia originaria.

My Name Is Tanino di Paolo Virzì (23.10, Iris). Il regista toscano va in trasferta in America. Film dalla realizzazione travagliata e non del tutto riuscito, conserva comunque il gusto agrodolce e malinconico tipico del cinema dell'autore toscano.

Primo Amore di Matteo Garrone (1.15, Iris). L'ossessione per le donne anoressiche di un orefice veneto. Interpretato dallo scrittore Vitaliano Trevisan e dalla rivelazione Michela Cescon, Garrone mette in scena la malattia dei rapporti di coppia e le perversioni della provincia, disegnando con bravura la complessa psicologia dei personaggi. Un film da non perdere.


Lunedì 15 settembre

La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock (21.00, Iris). Uno dei capolavori assoluti del Cinema di ogni tempo. Il Maestro crea una perfetta macchina della suspense in questa messa in scena di un delitto (im)perfetto. James Stewart, immobilizzato su una sedia a rotelle, osserva e attraverso lo sguardo interviene sulla realtà (come Hitchcock attraverso la macchina da presa crea il cinema). Un cast perfetto (da Grace Kelly a Raymond Burr) per un'opera perfetta.

Il grande Gatsby di Baz Luhrmann (21.10 Rsi La1). Il regista australiano porta sullo schermo una nuova versione del romanzo capolavoro di Francis Scott Fitzgerald. Ritmo indiavolato, una scenografia straripante e barocca, una colonna sonora moderna e sincopata, una fotografia satura, ne fanno un film iperrealista e visionario tipico del cinema di Luhrmann.

Complotto di famiglia di Alfred Hitchcock (23.10, Iris). L'ultimo film del Maestro, il meccanismo messo in scena non delude e il giallo con un pizzico di  paranormale e il gioco dei tragici equivoci diverte. Un'opera sottovalutata eppure godibilissima per una serata da brivido.


Martedì 16 settembre

Pat Garret e Billy the Kid di Sam Peckinpah (21.00, Iris). Il vecchio westerner si cimenta con una delle classiche storie del vecchio West Americano. L'epopea dello sceriffo Garret e del giovane bandito Billy the Kid è narrata con toni da elegia e con la capacità di portare sullo schermo violenza, polvere e sangue della realtà con forza e malinconia. Un capolavoro imperdibile.

Fargo di  Joel Coen (21.10, La effe). Il rapimento e l'omicidio della moglie di un rivenditore di auto, soffocato dai debiti e dal suocero, sono lo spunto per narrare ancora una volta la provincia americana con le sue debolezze e la sua violenza. Immersa in un inverno glaciale, Frances McDormand (Oscar per la migliore interpretazione femminile nel 1997) regala uno dei personaggi più originali del cinema: uno sceriffo incinta che non lascia scampo a nessuno. Vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes e Oscar alla migliore sceneggiatura. Da vedere.

Il laureato di Mike Nichols (21.15, Rai Movie). Il giovane Benjamin Braddock torna a casa dopo il college, senza arte né parte. Ci penserà la signora Robinson, moglie insoddisfatta del socio del padre, a risvegliarlo, coinvolgendolo in un'appassionata storia di sesso. Nel frattempo, però, Benjamin s'innamora di Elain, la figlia dei Robinson. Mike Nichols dirige con brio e divertimento quello che è ormai un classico della commedia americana della New Hollywood. Un cult movie pieno di situazioni e sequenze entrate nell'immaginario collettivo cinematografico (compresa la canzone "Mrs. Robinson" di Simon & Garfunkel e l'Alfa Romeo Duetto). Da rivedere con nostalgia.

Le iene - Cani da rapina di Quentin Tarantino (23.30, Rai 4). Opera prima di quel geniaccio di Tarantino, la storia di una rapina a una gioielleria andata a male è ormai un classico del cinema post moderno. Messa in scena da tragedia shakespeariana, una sceneggiatura ricca di battute e asincronica, con continui salti temporali nel passato, un montaggio senza un attimo di tregua e un controllo della macchina da presa che già mostrava il grande talento del giovane regista. Un film dilaniante come una lama di coltello. Da non perdere.

Affliction di Paul Schrader (23.35, Rsi La1). Uno sceriffo di una piccola città americana indaga su un incidente di caccia che potrebbe nascondere un omicidio. Nel frattempo, deve fare i conti con il suo passato e il padre violento e il rapporto tormentato con la propria figlia. Schrader dirige un film su rapporti familiari tragici e incancreniti, che non danno scampo. Nick Nolte è bravo nel ruolo dello sceriffo, ma il vecchio James Coburn in quello di suo padre ancora di più.


Mercoledì 17 settembre

Knockout - Resa dei conti di Steven Soderbergh (21.10, Cielo). Soderbergh si cimenta in un vero e proprio spy movie d'autore, utilizzando la campionessa di arti marziali Gina Carano per il ruolo dell'eroina protagonista. Attorniato da un cast di star, il film ha parecchie battute d'arresto per chi scrive. Per i fan del regista di Atlanta.

Piume di struzzo di Mike Nichols (21.15, Rai Movie). Recentemente scomparso, Robin Williams ci regala l'ennesimo personaggio eccentrico e divertente in questo remake a stelle e strisce de "Il vizietto" di Edouard Molinaro con i compianti Ugo Tognazzi e  Michel Serrault. Mike Nichols compie un'onesta operazione di ricostruzione delle vicende della coppia gay, qui Armand e Albert, il primo proprietario e il secondo star del locale  "The bird cage" in Florida. Per una serata di spensierato divertimento.

Trainspotting di Danny Boyle (0.00, Italia1). Cult movie della generazione degli anni 90, il caleidoscopico film del regista inglese insegue le vicende di un gruppo di ladruncoli, emarginati e dediti alla droga nella periferia di Edimburgo. Per il protagonista Ewan McGregor fu l'inizio di una ricca carriera internazionale.

48 ore di Walter Hill (0.15, Rai 4). La strana coppia dello scontroso e irascibile poliziotto Jack Cates (Nick Nolte) e del rapinatore dalla parlantina facile Reggie Hammond (Eddie Murphy) devono allearsi per trovare e fermare dei pericolosi evasi per le strade di San Francisco. Hill dirige con mano ferma un buddy movie poliziesco dove alterna in modo intelligente sparatorie mozzafiato e dialoghi scoppiettanti. Da rivedere.


Giovedì 18 settembre

Basic Instinct di Paul Verhoeven (21.00, Iris). Basato su una solida sceneggiatura di Joe Esztheras, Verhoeven aggiorna la figura della dark lady (una Sharone Stone in forma smagliante) in questo giallo degli anni 90. Con scene ormai entrate nell'immaginario collettivo (come il famoso interrogatorio al distretto di polizia della protagonista sospettata di omicidio), il film ha ancora oggi una tensione intatta.

Figli di un dio minore
di Randa Haines (21.15, Rai Movie). Melodramma nel mondo dei sordomuti, racconta la travagliata storia d'amore tra una giovane sordomuta addetta alle pulizie (Marlee Matlin) dell'istituto dove è cresciuta e un nuovo affascinante insegnante (William Hurt) dai metodi innovativi. Orso d'argento al Festival di Berlino per la regista e un Oscar come migliore attrice alla Matlin per la sua partecipe interpretazione.

Uomini e cobra di Joseph L. Mankiewicz (0.10, Iris). Un classico del cinema western, con la giusta gradazione di cinismo e violenza. La storia di una rapina e del malloppo nascosto in una fossa piena di serpenti ha ancora il fascino della prima visione. Un cast di attori in parte (da Kirk Douglas a Henry Fonda, da Burgess Meredith a Warren Oates) diretti da un maestro di Hollywood.


Venerdì 19 settembre

The Way Back di Peter Weir (21.05, Rai 3). Ultimo film diretto dal regista australiano di "Picnic ad Hanging Rock", "Un anno vissuto pericolosamente" e "The Truman Show", narra l'avventurosa fuga di un gruppo di uomini da un gulag siberiano in un lungo e pericoloso viaggio a piedi per raggiungere l'India. Non ebbe grande successo alla sua uscita, ma resta un'opera degna che vale la pena recuperare.

Harry Potter e i doni della morte. Parte I di David Yates (21.05, Rsi La2). Ecco la prima parte dell'ultimo capitolo delle avventure del maghetto e della sua lotta contro il tenebroso Lord Voldemort. Gli interpreti sono ormai cresciuti, insieme agli spettatori e fan, in questi anni Zero e il film non ha più lo stesso mordente e curiosità dei primi capitoli della Saga di Hogwarts. Per gli affezionati di Harry, Hermione e company.

Philadelphia di Jonathan Demme (21.10, La7). Dramma sull'AIDS e la malattia in genere, forte e convincente melodramma sociale dove si racconta le vicende di un giovane avvocato gay, colpito dalla malattia, e la sua lotta contro le discriminazioni subite. Un grandissimo Tom Hanks (Oscar come miglior attore nel 1994) diretto con maestria da Demme. Da vedere.

Ragione e sentimento di Ang Lee (21.10, La effe). Tratto dall'omonimo romanzo di Jane Austen, il regista taiwanese dirige un eccellente cast di attori dove primeggiano Emma Thompson e Alan Rickman. La bella sceneggiatura della stessa Thompson (Oscar 1996) racconta con precisione ed equilibrio le passioni incrociate delle sorelle Dashwood, eroine alle prese con l'affermazione della propria indipendenza e contro le stringenti convenzioni sociali dell'Inghilterra di inizio Ottocento. Ang Lee vinse l'Orso d'Oro al Festival di Berlino del 1996.

Maradona di Emir Kusturica (21.15, Rai 5). Ritratto del campione di calcio argentino da parte di un regista anarcoide e anticonvenzionale. Kusturica insegue Maradona per due anni montando un documentario quantomeno anomalo. Per gli amanti del "Pibe de oro".

Il presidio - Scena di un crimine di Peter Hyams (21.10, Rai Movie). Buon giallo, in una confezione corretta e piacevole, diretto da un regista senza acuti, ma capace di portare a termine prodotti di fattura pregevole. Come sempre Sean Connery è una garanzia e svetta per tutto il film.

The Limits of Control di Jim Jarmusch (1.05, Rai Movie). Appena ammirato nelle sale cinematografiche con "Solo gli amanti sopravvivono", la penultima opera di Jarmusch segue un killer nella sua missione alla ricerca di improbabili indizi raccolti attraverso altrettanto misteriosi incontri. Racconto ridotto all'essenziale e con il suo inconfondibile stile di messa in scena, si attornia di attori da lui amati come Tilda Swinton, John Hurt, Bill Murray. Un'occasione per recuperarlo imperdibile.

Distretto13: le brigate della morte di John Carpenter (1.50, Rai 3). In Fuori Orario, la riproposizione di un film di quel geniaccio di Carpenter. Le storie parallele di un gruppo di assassini che uccidono le persone senza motivo, quella di un ufficiale di polizia che deve chiudere un distretto periferico e il trasferimento da un carcere a un altro di pericolosi assassini, convergeranno nel Distretto 13 che si trasforma in un fortino. Un gruppo di uomini e donne molto eterogeneo si ergono a difesa di una vittima scampata agli assassini. Un'ennesima metafora dello scontro tra Bene e Male, ma messa in scena con originalità e con un crescendo drammatico. Da vedere.


Sabato 20 settembre

Una giornata particolare di Ettore Scola (21.05, Rai 3). Durante la visita di stato di Adolf Hitler a Roma il 6 maggio1938, un giornalista della radio, in attesa di andare al confino perché gay, e una donna, madre e moglie succube del marito fascista, s'incontrano nel palazzo deserto. Scola descrive con estrema grazia il rapporto tra i due personaggi interpretati con estrema finezza da Marcello Mastroianni e Sophia Loren.

La fabbrica di cioccolato di Tim Burton (21.10, Italia1). Tratto dal romanzo di Roald Dahl, Burton mette in scena, con una girandola di trovate visive e una fotografia iperrealista, la storia di Charlie Bucket e della sua povera famiglia e l'incontro con lo stravagante Willy Wonka. Il bambino visiterà una fabbrica di cioccolato trasformata in un mondo pieno di meraviglie da scoprire. Johnny Depp è più gigione che mai nella parte di Wonka.

La battaglia di Midway di Jack Smight (21.15, Rai Movie). Un film di guerra sulla famosa battaglia aeronavale della Seconda Guerra Mondiale, combattuta tra gli americani e i giapponesi, che ne uscirono sconfitti e la loro espansione nel Pacifico si bloccò. Con un cast di all star (da Charlton Heston a Henry Fonda, da Glenn Ford a Robert Mitchum, da Cliff Robertson a Toshiro Mifune), è un film didascalico, ma ancora oggi con una progressione drammatica intatta e con le scene di battaglia aeronavali ben dirette (e impreziosite da inserti documentaristici originali). Si narra che queste scene furono tra quelle che ispirarono George Lucas per la sequenza finale dell'attacco dei caccia a X alla Morte Nera in "Guerre Stellari".

The Hunted - La preda di William Friedkin (22.45, Rai 4). Uno degli ultimi film dell'autore de "L'esorcista" e  "Il braccio violento della legge". Friedkin dirige un thriller senza fronzoli ed essenziale, dove lo scontro fisico e psicologico tra un addestratore delle forze speciali e un suo ex-allievo impazzito, dopo una missione in Kosovo, è il tessuto dell'intera narrazione. Un film decisamente minore, ma comunque vale la pena vedere le performance di Tommy Lee Jones e Benicio del Toro che non sfigurano affatto.

Il mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton (23.25, Italia1). Secondo appuntamento della serata con il regista californiano, qui alle prese con una storia horror-gotica ambientata nel 1799. Il giovane agente di polizia Ichabod Crane deve fare i conti con le misteriose decapitazioni che avvengono nel villaggio di Sleepy Hollow. Sempre coadiuvato dal suo attore feticcio Johnny Depp, Burton compone una sinfonia narrativa di grande suggestione, dove lo scontro tra scienza e magia, tra modernità che avanza e miti che resistono, è ben raccontata. Forse uno dei suoi migliori film. Da non perdere.


Antonio Pettierre