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Rudi Capra scrive un libro fondamentale per approfondire uno degli autori tra i più rappresentativi della cinematografia contemporanea con un'analisi originale sia per la metodologia utilizzata sia per i contenuti trattati

Paolo Bertetto nel suo Metodologie di analisi del film (Laterza) spiega come il lavoro analitico nell'interpretare il testo filmico si basa su tre aspetti essenziali: la sua fattura; la produzione di significazione o di senso; le modalità della sua forma filmica e della messa in scena. Oltretutto, nel manuale (a cui hanno contribuito accademiche e accademici) è affrontata, appunto, la questione che non esiste una sola metodologia, ma differenti. Ecco che allora, se si parte da una base di conoscenza degli strumenti del linguaggio cinematografico ci sono diversi metodi di analisi: dal filmologico allo strutturalista, dal semiotico all'iconologico. Lo stesso Bertetto affronta nel suo saggio specifico l'analisi filmica come interpretazione basata sull'ermeneutica: "l'analisi come interpretazione è un processo di esplicitazione e di comprensione del testo, non solo nella sua letteralità, ma, soprattutto, nelle sue latenze, e quindi opera sulle reti significanti e configurative del testo" (Bertetto, 179).

L'approccio metodologico di Rudi Capra in Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato lo potremmo definire appunto ermeneutico nella sua versione più vasta e ricca. Questo tipo di approccio, oltre a necessitare di una completa padronanza degli strumenti di analisi, richiede anche una cultura molto vasta con conoscenze letterarie, filosofiche e scientifiche. Capra utilizza questa metodologia in modo molto originale nell'affrontare l'opera del regista danese come se fosse un unico grande testo filmico. La sua chiave di lettura parte dal verso di Eschilo "la ferrea vertigine del fato" tratto dal Prometeo incatenato. Abbinandoci la struttura narrativa di Le città invisibili di Italo Calvino, Capra individua e definisce sette elementi interpretativi che fungono da vere e proprie traiettorie che si espandono lungo tutta la cinematografia refniana: fatalismo, mitologia, feticismo, cinefilia, immaginario, civitas, violenza.

Solo illustrandovi sinteticamente questo approccio si capisce bene la complessità metodologica da far tremare i polsi a chiunque e che Capra, al contrario, governa con grande maestria riuscendo a mettere in luce i vari aspetti delle singole pellicole e fornendo al lettore dei punti di vista originali.

Strettamente legati al metodo ovviamente sono anche i contenuti che attirano l'attenzione. Così, l'altro aspetto che il libro rivela è che Refn non gira solo film basati sulla violenza o su un estetismo fine a sé stesso, ma è un cinema in cui si compongono temi archetipici classici e moderni e il loro mix si transustanzia in una forma che predilige uno Slow Cinema (in particolare nella seconda parte della carriera) nella sua messa in scena, creando uno sguardo unico sull'individuo nel suo agire nella contemporaneità. Il punto di svolta della maturità espressiva di Refn viene individuato in "Drive" che diventa l'opera di transito da un cinema di ricerca a una costruzione di uno stile inconfondibile. Si assiste da qui in poi alla sua trasformazione da "autore" a marchio "#byNWR".  Definito da Capra come "un codice che racchiude un coerente sistema di altri codici: cromatici, musicali, simbolici, tematici, visuali e di regia" (Capra, 114).

Tutto ciò in Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato viene spiegato in modo diffuso con una struttura divisa in capitoli che analizza ogni singolo film, arrivando fino alla serie "Too Old to Die Young", e con un finale dedicato ai possibili futuri progetti dell'autore. Un'analisi complessa e profonda resa di facile e immediata comprensione grazie a una scrittura fluida, organizzata e briosa.

Per tutti questi motivi il libro di Capra diventa un testo imprescindibile sia per gli appassionati del regista danese, che vogliano scoprire reconditi misteri della sua arte cinematografica, sia per gli studiosi, per conoscere un approccio analitico originale.


Autore: Rudi Capra
Editore: Falsopiano
Collana: Cinema
Anno edizione: 2022
Pagine: 164
Tipo: Brossura
Prezzo: 20 euro