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Il piacere e l'amore per il cinema
Parafrasando il titolo del film di Ceylan, in programmazione lunedì, questa settimana è davvero un autentico piacere e atto d'amore per tutti i cinefili. Segnaliamo da vedere o riscoprire due Refn di qualche anno fa, un insolito Soderbergh alle prese con un'epidemia e poi opere imperdibili di Lynch, Campion, De Sica e Weir. Nella guida troverete alcuni documentari, oramai elemento imprescindibile del cinema moderno.




Domenica 23 marzo

World Trade Center di Oliver Stone (21.15, Rai Movie). A distanza di cinque anni, Stone gira il suo punto di vista sui tragici eventi dell'11 settembre. La macchina da presa si sofferma sulle vittime e sull'eroismo dei pompieri intrappolati sotto le macerie delle Torri. Non privo di retorica, fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia in concorso.

Che - Guerriglia, parte seconda
di Steven Soderbergh (24.00, La 7). La seconda parte della monumentale opera sul rivoluzionario cubano. Dopo aver dipinto con formato CinemaScope l'ascesa al potere, Soderbergh passa al formato Panoramico per  raccontare la rivolta armata avvenuta nel Sud America. Monumentale Benicio Del Toro.

Valhalla Rising, Regno di sangue di Nicolas Winding Refn (2.00, Rai 2). Presentato fuori concorso nel 2009 alla Mostra di Venezia, divise pubblico e critica. Film non per tutti, dato l'alto tasso di violenza. È però una magnifica summa della poetica del regista danese fatta di dilatazione di tempi e radicalità di immagini. Riferimenti d'obbligo a Herzog e Dreyer.

Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni (2.05, Rete 4). Il ribellismo giovanile degli inizi anni 70 fotografato da uno dei più celebri film del regista ferrarese. Il finale con l'esplosione dei simboli del benessere, girata al rallentatore con 17 macchine da presa, fa parte della storia del cinema.

Sceneggiatura del film "Passion" di Jean Luc Godard (1.35, Rai 3).
L'età di Cosimo de'Medici - Terza parte di Roberto Rossellini (3.15, Rai 3).
Concerto per Michelangelo di Roberto Rossellini (4.45, Rai 3).


Lunedì 24 marzo

Spy Game di Tony Scott (21.05, Iris). Cast generazionale composto da Robert Redford e Brad Pitt. Una versione de "I giorni del condor" aggiornata agli anni 2000, tra agenti della CIA e prigioni cinesi. Godibile con ritmo, pur non lasciando nulla di memorabile.

Dal tramonto all'alba di Robert Rodriguez (22.50, Rai Movie). Il duo Rodriguez e Tarantino (qui come attore) propone un divertissement dove assistiamo ad un godevole ribaltamento di generi, dal gangster all' horror-vampiresco, farcito da sorprese e umorismo nerissimo. È diventato, a suo modo, un cult.

Bloody Sunday di Paul Greengrass (22.05, Rai Storia). È il racconto del massacro ad opera dell'esercito britannico di tredici dei diecimila manifestanti irlandesi, la domenica del 30 gennaio 1972. È il cinema di impegno civile di Greengrass che ripercorre una delle pagine più nere della storia tra Gran Bretagna e Irlanda. La vicenda è raccontata da tre punti di vista. Inevitabile l'accompagnamento dell'omonima canzone degli U2. Orso d'Oro a Berlino nel 2002.

Salto nel vuoto
di Marco Bellocchio (1.20, Rai Movie). Palma d'Oro a Cannes per Michel Piccoli e Anouk Aimèe. Uno dei film meno conosciuti di Bellocchio che  racconta le nevrosi domestiche tra due fratelli e la rottura di questo rapporto, ambiguo e malato, a causa dell'irruzione di un terzo.

Il piacere e l'amore di Nuri Ceylan (2.00, Rai 2). La storia di Isa e Bahar che segue lo scorrere delle diverse stagioni, tra egoismi, ipocrisie e menzogne. Ceylan mette in scena anche una parte della propria vita, non solo con alcuni rimandi biografici, ma mettendo in scena la moglie e i propri genitori.


Martedì 25 marzo

Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni (21.15, Rai Movie). Uno dei film più riusciti di Piccioni. È il racconto di due solitudini, quelle di un triste impiegato (Silvio Orlando) e una suora (Margherita Buy). Sullo sfondo una Milano sfumata, lontana dalle immagini da cartolina.

Oltre il giardino di Hal Ashby (23.05, Iris). Peter Sellers interpreta il giardiniere Chance, in una delle sue più importanti prove: una sorta di "Candido" che conosce il mondo attraverso la televisione e sa solo discettare di giardinaggio. Arriverà al centro dell'attenzione economica politica, entrando così nel circo televisivo. Ashby punta il dito sul senso di vuoto della società, lasciando in eredità un film che è diventato da subito un vero classico.

Pusher di Nicolas Winding Refn (4.35, Rai Movie). Il primo di una saga con due seguiti e un remake. Per il suo esordio Refn cala la sua cinepresa nei bassifondi di Copenaghen per raccontare la vita di Frank, spacciatore braccato e alla ricerca di soldi.


Mercoledì 26 marzo

I bambini ci guardano di Vittorio De Sica (15.50, Rai 5). Prima collaborazione di De Sica con Cesare Zavattini, il film è uno dei primi manifesti del neorealismo italiano. All'epoca fu inviso al fascismo per il ritratto che viene fuori di un'Italia meschina ed egoista.

Giochi di Colonia di Ermanno Olmi (17.15, Rai 5). Un corto di quasi mezz'ora in cui Olmi racconta le vacanze nel 1958 dei figli dei lavoratori nelle imprese più importanti. Un interessante modo per vedere come è cambiata la nostra società.

L'attimo fuggente di Peter Weir (21.05, Iris). Il professor Keating (un Robin Williams monumentale) incarna alla perfezione l'estetica dei personaggi weiriani, visionari e sognatori. La poesia è l'arma per cambiare il mondo: uno dei messaggi più belli del cinema moderno. Il finale con i ragazzi in piedi sui banchi non si dimentica.  

Ai Weiwei - Never Sorry di Alison Klayman (22.30, La Effe). Per chi volesse approfondire la figura simbolo del dissenso cinese, l'artista Ai Wei. Quando il documentario è cinema e riflessione.

Tesis di Alejandro Amenàbar (23.15, Cielo). Esordio del 1996 di Amenàbar che si misura con un thriller con un sotto testo cinematografico incentrato sulla violenza. Geniale come con pochi soldi si possa creare altissima suspense.


Giovedì 27 marzo

Ritratto di signora di Jane Campion (21.05, Iris). Tratto dal capolavoro di H. James, il film della Campion è un'attenta riflessione sul libero arbitrio e la forza del caso nella vita. I titoli di testa con alcune ragazze al giorno d'oggi è un chiaro monito che ancora non è cambiato molto.

I fiori della guerra di Zhang Yimou (21.05, Rai 3). Un'opera ambiziosa e monumentale (94 milioni di budget, il più alto in Cina) in cui il regista racconta una storia cinese (l'assedio di Nanchino del 1937) con un taglio tipicamente hollywoodiano. A partire dalla presenza di Christian Bale, uno dei migliori attori del momento.

Contagion di Steven Soderbergh (21.10, Canale 5). Un cast stellare per il racconto di un'improvvisa epidemia che non rimane circoscritta come ne "La peste" di Camus, ma deborda in tutto il globo. Un kolossal catastrofista che non perde di vista il fattore umano e le dinamiche psicologiche. L'ultimo fotogramma rivelerà cosa ha prodotto il contagio.

Nick mano fredda di Stuart Rosenberg (23.15, 7 Gold). Un classico del cinema di fine anni 60. Uno dei ruoli più importanti per Paul Newman.


Venerdì 28 marzo

Caterina va in città di Paolo Virzì (11.45, Rai Movie). Virzì racconta nel 2003 il trasferimento di una famiglia dalla provincia a Roma. Sullo sfondo le nevrosi ideologiche di un'Italia spaccata in due. 

Stanno tutti bene di Giuseppe Tornatore (11.50, Iris). Marcello Mastroianni è un padre orgoglioso dei successi dei suoi figli, decide di andare a trovarli ma non sarà come pensava. Un Tornatore d'annata non privo di difetti, ma da riscoprire. Un paio d'anni fa ci fu un remake con De Niro.

Mulholland Drive di David Lynch (24.00, Rete 4). "Alice nel paese delle meraviglie" mixato con "Il mago di Oz": può essere questa una giusta sintesi per dare l'idea di uno dei capolavori assoluti degli anni 2000 dove è ai massimi livelli il talento visionario del sommo David Lynch.

Sei solo, agente Vincent
di Michael Mann (2.30, Iris). Un poliziesco di fine anni 80. Si intuisce già il talento del futuro autore di "Heat".


Sabato 29 marzo

Tu chiamami Peter di Stephen Hopkins (21.20, La 7d). La vita, il talento e gli eccessi di Peter Sellers (interpretato da Geoffrey Rush) raccontati in questo film tv del 2004. Nel cast anche Charlize Theron.

Two Lovers di James Gray (3.45, Rai 1). Ingiusta fascia oraria per un bellissimo film dove Joaquin Phoenix si trova davanti la scelta tra due donne molto diverse. Il senso però è più profondo, Gray scava nelle psicologie dei personaggi riflettendo soprattutto sui rapporti tra individuo e gruppo.

Hitch-Hiker, la belva dell'autostrada di Ida lupino (3.40, Rai 3). Un grande saggio su cosa voglia dire creare tensione crescente in poco più di un'ora. Il capolavoro noir della Lupino del 1953. Da vedere.

L'angelo è nato di Julio Bressane (5.55, Rai 3). Il secondo film di Bressane è un meraviglioso esempio del cinema realista brasiliano degli anni 60. Un noir allucinato con potenti soluzioni visive.