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Da Olmi all'horror: le novità di Venezia
Ben quattro nuovi titoli vanno ad arricchire il variegato panorama della sessantanovesima Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia!

Oltre all'atteso - e chiacchierato - "The Master" (qui il trailer ufficiale) del regista statunitense Paul Thomas Anderson (già autore di "Magnolia" e "Il Petroliere"), che, dopo giorni di voci e smentite, viene ufficialmente confermato come la diciottesima pellicola in concorso, si aggiungono al variopinto microcosmo del festival tre nuovi film.

Il primo è "Come voglio che sia il mio futuro?" (Fuori concorso - Proiezioni speciali), documentario sviluppato a partire da un'idea di Ermanno Olmi con la collaborazione degli allievi del laboratorio "Ipotesi Cinema" di Bologna, che, sotto la direzione artistica di Maurizio Zaccaro, hanno montato opportunamente centinaia di interviste realizzate in giro per l'Italia. Il risultato è uno spaccato delle speranze, delle attese, ma anche delle forti disillusioni e dei timori dei giovani d'oggi.

La seconda novità è la pellicola "Convitto Falcone" (Evento Speciale), di Pasquale Scimeca, che, in proposito, racconta: "Il film è dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per i vent'anni dalla loro morte, ma anche pensando ai trent'anni di Pio La Torre, di Carlo Alberto Dalla Chiesa e tanti, tanti altri. La storia è ambientata ai nostri giorni, è un racconto che vede protagonisti dei ragazzi che si trovano a confrontarsi con il senso della giustizia, anche attraverso gesti piccoli e quotidiani".
Le musiche di Franco Battiato accompagnano questo lavoro che coinvolge ragazzi al loro debutto cinematografico e professionisti quali Donatella Finocchiaro ed Enrico Lo Verso.

E', invece, un film di genere la terza sorpresa del Festival, nello specifico l'horror di mezzanotte "Du hast es versprochen" ("Forgotten"), della regista tedesca Alex Schmidt, in cui due amiche di infanzia, incontrandosi dopo 25 anni, decidono di tornare su un'isola che le aveva ospitate in gioventù. Le sorprese che le attendono non saranno piacevoli.