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Scomparso il maestro egiziano Youssef Chahine
È morto oggi al Cairo Youssef Chahine (o Yūsuf Shāhīn), numero uno del cinema egiziano, nato ad Alessandria d'Egitto il 15 gennaio 1926.
Debuttò alla regia nel 1950 con "Bābā Amīn", mentre l'anno successivo fu invitato al Festival di Cannes per presentare "Il ragazzo del Nilo". È del 1958 "Stazione centrale" ("Bāb al-hadīd"), da molti considerato il suo capolavoro e nel quale interpreta il personaggio principale. Tra i suoi film più noti: "La terra" (1969), "Le Choix" (1970), "Un Jour le Nil" (1968-72), "Il passero" (1973), "Alessandria... perché?" (1978), prima parte di una quadrilogia autobiografica. Nonostante sia sempre stato considerato un maestro del cinema, arriva per la prima volta sui grandi schermi italiani soltanto nel 1997, con "Il destino" (con il quale ottenne il Premio del 50° Anniversario al Festival di Cannes). Il suo ultimo film, "Chaos", fu presentato lo scorso anno al Festival di Venezia.
Dalla commedia al dramma realista, dal noir al musical, dall'opera storica al melò: Chahine ha elaborato i generi più svariati quasi sempre con piglio autobiografico, non risparmiando frecciatine al suo paese, a cominciare da quelle di carattere storico-religioso. Ha partecipato alla realizzazione del film collettivo "11 Settembre 2001".