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Tv a settembre, un percorso a ostacoli
Salutata definitivamente l’estate, il palinsesto televisivo della settimana comincia nuovamente ad essere un percorso a ostacoli per chi cerca da questo apparecchio così presente nelle nostre case un film che faccia pensare che vale la pena sedersi davanti alla tv a fine giornata. Ma qualcosa, aiutati dal digitale terrestre, l’abbiamo trovata e ve la suggeriamo.

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Lunedì 16 settembre


Carne tremula (21.05, Iris). È il Pedro Almodovar che ci piace di più, quello che, in barba a ogni regola stringente di genere, distrugge e manipola spudoratamente il melodramma classico mischiandolo a un racconto noir a forte contenuto erotico.

Bronco Billy
(21.15, RaiMovie). Certo un po' datato sul piano della messa in scena, questo road movie ironico e scanzonato è una delle prime regie di Clint Eastwood. Semplice ed efficace come sempre, anche alle origini.


Martedì 17 settembre


Psycho
(21.00, Top Crime). Entra anche un nuovo canale interessante nella nostra guida e lo fa con la riproposizione della rilettura del classico hitchcockiano da parte di Gus Van Sant, nell'unico modo possibile. Un esperimento filologico, spalmando il colore, scena per scena sul film originario.

Alla luce del sole
(21.15, RaiMovie). Roberto Faenza alle prese con la vita e la morte di don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia. Sorretto da un soggetto forte e pieno di certezze, il regista italiano evita dei facili sensazionalismi in cui altre volte è inciampato e tira fuori un solido dramma sulla Sicilia degli anni 90.

Elephant
(22.30, La effe). Palma d'oro a Cannes, il ritratto sul vuoto giovanile che si fa prima dramma, poi incubo, infine tragedia. Ispirato ai fatti della Columbine, è il Gus Van Sant che non rincorre l'industria, quello che pedina il girovagare annoiato degli studenti armati, riprendendone l'esplosione di violenza gratuita e privata di senso.

Psyco
(22.50, Top Crime). E lo stesso canale che in prima serata proponeva l'esperimento di sfacciata imitazione postmoderna, in seconda serata proietta invece l'originale di Alfred Hitchcock, ancora adesso modello di commistione sapiente fra costruzione della tensione e messa in scena dell'azione.

Marlowe, il poliziotto privato
(23.15, Italia7 Gold). Dick Richards dirige un misconosciuto adattamento chandleriano con Robert Mitchum maschera perfetta per il detective più malinconico e disincantato della storia della letteratura. Lo stile è quello classico del noir anni 70, con una fotografia sporcata che ne amplifica il sapore off.

Yakuza
(23.15, Iris). A cavallo tra il noir e il gangster movie, Sidney Pollack si prende il tempo per fare un'elegia dell'amore ricordato e dell'amicizia ritrovata. Indimenticabile l'interpretazione di Mitchum.

Cyrus
(23.55, Rsi La1). Merita uno sguardo questa commedia di tre anni fa di Jay Duplass, interpretata da un cast di volti noti e in ottima forma e capace, attraverso il corto circuito della famiglia allargata e degli equivoci obbligati di una società frenetica, a raccontare un pezzo di America neanche tanto scontato.


Mercoledì 18 settembre


L'uomo della pioggia
(21.10, Rai4). Se Francis Ford Coppola incontra John Grisham, è lecito attendersi qualcosa di buono. E infatti il legal thriller sul giovane avvocato che sfida l'establishment del mondo giudiziario per sfidare le multinazionali, pur nella sua lieve e placida prevedibilità, è scritto e messo in scena con quel gusto per un classicismo che, seppur non riservi particolari sorprese, garantisce un paio d'ore di appassionante partecipazione emotiva. Insomma, c'è del vero cinema da queste parti.

Blade II
(21.10, cielo). E si respira vero cinema anche dalle parti di questo secondo capitolo della saga interpretata da Wesley Snipes e affidata alla regia vezzosa di Guillermo Del Toro che, virando su un'atmosfera dark e su un'attenzione quasi spasmodica per la coreografia dei combattimenti, dimostra un assunto semplice ma sempre discusso: il supereroe tormentato è fonte di grandi possibilità.

Arturo
(22.45, Iris). L'avremo scritto e letto centinaia di volte, ma si può ripetere ancora: c'è una Hollywood negli anni 80 che ha lavorato su prodotti medi, senza grandi ambizioni, ma realizzando sempre pellicole oneste, mai banali, mai superflue. Ed eccone un esempio che merita di essere riscoperto, la commedia che regalò l'Oscar a John Gielgud e che confermò il nuovo talento della risata Dudley Moore.

In Bruges - La coscienza dell'assassino
(23.00, RaiMovie). Già all'esordio Martin McDonagh aveva fatto capire di che pasta era fatto. Ancora prima dell'ottimo "7 psicopatici" si era cimentato in questa commedia nera, che paga dazio al mondo criminale tipico di Brian De Palma, che fa dell'iperbole un marchio distintivo e che si prende il tempo di catturare lo spettatore fotogramma dopo fotogramma, in un gioco a incastri che rivela una straordinaria sceneggiatura.

L'alieno
(23.15, Italia7 Gold). E se c'era una Hollywood "media" che, negli anni 80, faceva del suo meglio per offrire produzioni degne, c'era d'altro canto anche un underground di genere, lontano dai riflettori dove operavano i maestri istituzionali. Eccone un esempio: uno sgangherato film di fantascienza diretto dal carneade Jack Sholder, esaltazione dell'uso senza freni dei più moderni effetti speciali.

London Boulevard
(23.35, Rai2). William Monahan con due stelle come Colin Farrell e Keira Knightley si diverte a parlare di cinema e ad esaltare il gioco delle parti in un contrasto sentimentale tra i caratteri.


Giovedì 19 settembre


Seven
(23.00, Italia 1). Il thriller che ha reso celebre David Fincher è una via crucis attraverso tutti gli stereotipi del genere aggiornato agli anni 90. Nella dolente indagine dei due detective Freeman e Pitt c'è tutto lo stupore di fronte a una crudeltà che non conosce più limiti.

Il giorno degli zombie
(23.20, RaiMovie). George A. Romero torna a parlare delle sue creature preferite per mettere alla berlina nuovi vizi e vecchi errori dell'umanità e della società contemporanea. In questo nuovo episodio della sua straordinaria saga, recupera un registro narrativo più lugubre, meno autoironico.


Venerdì 20 settembre


Il gioiellino
(21.05, Rai3). In piena epoca di crac finanziari fragorosi, ecco Andrea Molaioli raccontare una verosimile storia di ascesa e caduta nel mondo economico italiano. Il film vale soprattutto per la messa in scena del fallimento di una famiglia, più che per l'ennesima interpretazione enfatica di Toni Servillo.

The Social Network (21.10, La7). Ecco David Fincher abbandonare il suo fantastico mondo immaginario e confrontare il suo cinema con un pezzo di modernità, ovvero l'ascesa di Zuckerberg e del suo Facebook. Il risultato è un arguto capolavoro sul nuovo denaro, le nuove tendenze, il costume che si evolve più rapidamente di chi dovrebbe fotografarlo.

Un giorno da leoni (21.30, RaiStoria). Sulla scia degli esempi migliori di Monicelli e Risi, Nanni Loy entra negli anni 60 guardando indietro e raccontando un "romanzo di formazione" ai tempi dell'armistizio del 1943, con un gruppo di giovani disimpegnati che prende coscienza di sé e passa dal disimpegno all'eroismo. Un dimenticato da non perdere.

Agents secrets
(22.40, Iris). Volendo ignorare una sceneggiatura che non brilla certo per precisione, vale la pena recuperare anche questa spy story francese, in omaggio ai tempi in cui la coppia Vincent Cassel - Monica Bellucci era ancora sinonimo di matrimonio che resiste alla celebrità.

La fortezza
(23.20, Rai4). E vale ancor di più la pena sapere da dove è partita l'inestimabile carriera del più grande regista vivente, quel Michael Mann che ha saputo anche creare un pazzo racconto di guerra in salsa fantasy. Eppure, in mezzo a molte ingenuità di regia, si intravede qua e là quella magniloquenza e imponenza nella messa in scena che diventerà tratto distintivo del suo irraggiungibile cinema.

Easy Rider
(23.50, Rsi La2). Non ha bisogno invece di molte presentazioni il manifesto culturale e generazionale diretto dal mai abbastanza compianto Dennis Hopper, che attraverso il road movie e le facce segnate di Peter Fonda e Jack Nicholson ricorda un'epoca di inafferrabile felicità.


Sabato 21 settembre


Dragon Trainer
(21.10, Italia 1). Toccante e avventuroso, il film d'animazione di Chris Sanders fu una vera sorpresa, quando uscì qualche anno fa. Ecco un'occasione per passare come si deve la prima serata del fine settimana.

Moulin Rouge!
(21.10, cielo). Il musical di Baz Luhrmann ci viene nuovamente riproposto, a pochi mesi dall'uscita del suo Gatsby. C'è tutto il bene e il male di questo indefinibile cineasta: un sapiente uso del kitsch, una sterminata conoscenza musicale, un uso unico della messa in scena teatrale. Tutto, compreso gli eccessi in ogni applicazione.

Super 8
(21.10, Rsi La1). E rivedremo di certo anche il gigantesco omaggio agli anni 80, filtrato attraverso gli occhi di un gruppo di adolescenti alle prese con il cinema e il fantasy, firmato dal genio (già incompreso) di J.J. Abrams, l'unico cineasta hollywoodiano a saper plasmare i suoi film con la stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Gli anni spezzati
(21.15, RaiMovie). Fu il film che lanciò, in un colpo solo, il regista Peter Weir e l'attore Mel Gibson. Australiano fino al midollo, il film non è una retorica antimilitarista, ma un più umile e sentito tracciato, come recita la bella traduzione italiana del titolo, di un percorso giovanile interrotto dalla violenza e dalla morte.


Domenica 22 settembre


Le vite degli altri
(21.10, Rsi La1). Il caso unico del cinema tedesco dell'ultimo decennio, la pellicola di Florian Henckel von Donnesmarck è stata capace di conquistarsi un pubblico mondiale grazie alla sua universale storia di piccoli risentimenti e speranze tradite durante il periodo della dittatura in Germania. Ben confezionato più che realmente bello.

2 single a nozze
(21.10, Mtv). Il filone della commedia irriverente americana del nuovo millennio, fra mille cadute, trova anche qualche titolo decente. Eccone uno per un paio d'ore di buon divertimento, tra omaggi alla nostra commedia degli anni 60 e qualche strizzatina d'occhio alle saghe demenziali che tanto piacciono agli adolescenti statunitensi. Dirige David Dobkin.

Il signore e la signora Smith
(22.15, Tv2000). Appena arrivato in America, molti dimenticano che Alfred Hitchcock tentò anche la strada della commedia. Qui è alle prese con una leggera storia di equivoci, fatta di ironia sull'istituto del matrimonio e lievi critiche all'ipocrisia che lo tiene in piedi.

Nessuna qualità agli eroi
(22.45, Iris). Ce li ricordiamo i fischi e gli schiamazzi quando il secondo lungometraggio di Paolo Franchi fu deriso e dileggiato a Venezia. Partito da ambizioni autoriali altissime, e da un malcelato desiderio di emulare lo stile glaciale e sadico di Michael Haneke, la pellicola naufraga sotto i colpi del ridicolo. Ma chi ama rischiare merita comunque una visione.

Mr. & Mrs. Bridge
(23.50, RaiMovie). Il solito cinema di James Ivory. La solita accademica ricostruzione di un'epoca passata. Nulla di nuovo, certo. Ma Paul Newman e Joanne Woodward nei panni dei coniugi, dilaniati dal peso della loro unione nell'America degli anni 40, danno vita a un duetto da applausi.

Precious
(00.00, Rai3). Il film di Lee Daniels che ha commosso il mondo. Guardatelo e poi diteci che cosa c'è in noi di sbagliato che non siamo riusciti a farci trascinare.