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Ecco i vincitori dei David di Donatello


Descritta ovunque come l’edizione dei David di Donatello che ha visto il (prevedibile) trionfo di Paolo Sorrentino con il finalista agli Oscar “È stata la mano di Dio”, la più importante premiazione del cinema italiano ha avuto in realtà vari vincitori.

Al regista napoletano e al suo film autobiografico sono andati il premio al Miglior film e alla Miglior regia, oltre al David Giovani e al Premio per la miglior attrice non protagonista per Teresa Saponangelo, con l’ex-aequo per il Premio al miglior autore della fotografia fra Daria D’Antonio per “È stata la mano di Dio” e Michele D’Attanasio per “Freaks Out”.

Il film di Gabriele Mainetti ha inoltre ottenuto ben altri cinque premi, ovvero il Premio alla miglior produzione, il Premio alla miglior scenografia (Massimiliano Sturiale e Ilaria Fallacara), il Premio al miglior trucco (Diego Prestopino, Emanuele De Luca, Davide De Luca), il Premio alla miglior acconciatura (Marco Perna) e il Premio ai migliori effetti visivi (Stefano Leoni).

Anche "Ennio", l’apprezzato omaggio di Giuseppe Tornatore a Ennio Morricone, ha conquistato la giuria dei David di Donatello, ottenendo il Premio “Cecilia Mangini” al miglior documentario, il Premio al miglior montaggio (Massimo Quaglia e Annalisa Schillacci) e il Premio al miglior sonoro (Gilberto Martinelli - Fabio Venturi - Gianni Pallotto - Francesco Vallocchia).

Altri film che hanno ottenuto più premi sono stati il minimale dramma carcerario “Ariaferma”, che si è meritato sia il Premio per la miglior sceneggiatura originale (Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella) sia il Premio al miglior attore protagonista per Silvio D’Orlando, e il ritorno a Napoli e al teatro di Mario Martone “Qui rido io”, che ha vinto il Premio al miglior attore non protagonista (Eduardo Scarpetta) e il Premio ai migliori costumi (Ursula Patzak).

I rimanenti premi sono andati a Laura Samani per il Miglior esordio alla regia con “Piccolo corpo”, a Monica Zapelli e Donatella Di Pietrantonio per la Miglior sceneggiatura non originale con “L’Arminuta”, a Swamy Rotolo per la Miglior attrice protagonista in “A Chiara”, a Nicola Piovani per la Miglior colonna sonora ne “I fratelli De Filippo”, a Manuel Agnelli per la Miglior canzone originale, "La profondità degli abissi", in “Diabolik”, a Nico Bonomolo per il Miglior cortometraggio con “Maestrale” e infine a Kenneth Branagh per un discutibile Premio al miglior film internazionale a “Belfast”.

Per concludere, il David alla carriera è andato all’attrice Giovanna Ralli (“La lupa”, “Il generale Della Rovere”, “C’eravamo tanto amati”), mentre Sabrina Ferilli e il regista Antonio Capuano hanno ottenuto il David speciale. Il David dello spettatore, vinto dal film che ha registrato il maggior numero di presenze cinematografiche nell’ultima stagione, è spettato a “Me contro Te – Il film: Il mistero della scuola incantata” di Gianluca Leuzzi.