Ondacinema

recensione di Claudio Zito
6.0/10
Dopo l'addio ufficiale al cinema di fiction, Ermanno Olmi presenta un documentario atipico sulle questioni cui si è sempre dimostrato sensibile. L'età forse gli preclude una visione lucida del mondo e della politica e gli suggerisce di cedere il microfono a coloro che di clima e di terra si occupano a tempo pieno. Lo status di venerato maestro, secondo Ennio Flaiano terza e ultima fase della carriera di un artista in Italia, gli garantisce la più totale libertà espressiva.

Ne esce un lavoro diviso davvero nettamente in tre parti, debolmente collegate l'una con l'altra e senza la forza individuale di assurgere a tasselli necessari di un mosaico complessivo.

La prima è la peggiore, pura propaganda di un'associazione no-profit (Slow Food) , al cui convegno partecipano varie personalità con interventi più (Vandana Shiva) o meno (il presidente Carlo Petrini) interessanti; la seconda racconta di un uomo isolato dal mondo e immerso nella natura e, a giudizio di chi scrive, è quella con più fascino; la terza è affidata da Olmi al collega di lavoro e di status Franco Piavoli ed è né più né meno che un pezzo del suo inconfondibile cinema.

Il risultato? Un'opera, come detto, diseguale, amorevolmente conservatrice, in cui non mancano il lampi di (almeno)una classe tuttora intatta e che non teme confronti. Niente di più, niente di meno.
26/12/2009

Cast e credits

cast:
Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini


regia:
Ermanno Olmi


titolo originale:
Terra madre


distribuzione:
ITC Movie, Cineteca del comune di Bologna


durata:
78'


produzione:
ITC Movie, Cineteca del comune di Bologna


fotografia:
Fabio Olmi


montaggio:
Paolo Cottignola


musiche:
Gilles Barbieri


Trama
Tre episodi: il Forum organizzato dall'associazione no-profit Slow Food, un uomo che vive isolato dal mondo e a contatto con la natura selvaggia, un contadino al lavoro nel suo orto