Ondacinema

recensione di Rudi Capra
6.5/10

x: a sexy horror story

 

"It’s possible to make a good dirty picture." Ti West affida a una battuta dei suoi personaggi l’autoritratto di "X: A Sexy Horror Story", prolungando all’infinito il gioco cinefilo e metatestuale. I sei giovanotti sessualmente vivaci ospiti di un misantropo nel Texas rurale richiamano infatti "Non aprite quella porta", ma nella sua euforia combinatoria, West intreccia anche slasher come "Alligator" e "L’ultima casa a sinistra", e softcore che recuperano il periodo della sexual liberation in chiave critica o nostalgica (si vedano "Hardcore" e "Boogie Nights").

Quindi la trama senza pretese e la fiera scelta di un sottogenere non escludono, ma piuttosto celano una riflessione a più livelli – cinema, società e storia – che si articola in una regia illuminata. Al di là del cast, divertente e divertito, in cui spicca un’ambigua Mia Goth nel ruolo di protagonista e antagonista, è il talento di Ti West che slancia e sorregge l’intero testo. La visione coerente di un demiurgo traspare sin dalla prima inquadratura, un finto formato 1.37:1 (quadrato) a 16mm, tipico dei Seventies e del VHS, che per l’intero film si alterna giocosamente con il più usuale 1.90:1 a 35mm. Ma anche dalla colonna sonora, un coro di gemiti e mugolii che rafforza l’osmosi tra sessualità e violenza.

E soprattutto dal montaggio, che mette in dialogo il film con il film dentro al film, e con altri film (le tipizzanti wipe transitions, frequenti ad esempio in "Guerre stellari"), e giustappone gli schizzi di sangue alle eiaculazioni, e il predicatore televisivo fondamentalista alle vacche. Lasciando da parte il facile sottotesto politico, la forza di "X" risiede proprio nella capacità di attribuire al male una genesi, la repressione del desiderio, che suscita persino tenerezza. In questo senso la sanguinaria Pearl (Mia Goth) è un doppio inverso, la versione anziana e repressa della giovane ed esuberante Maxine (sempre Mia Goth).

Condito da succosi momenti gore e sequenze erotiche che evitando pudicamente i genitali non sconfinano mai realmente nella pornografia, "X: A Sexy Horror Story" è precisamente una storia horror sexy che seduce utilizzando tanto il corpo quanto il cervello, ruotando intorno alla suggestione atavica e attuale del potere immenso del desiderio femminile.

E lo fa sfruttando un ricco campionario di virtù registiche, dai primissimi piani di coltelli di matrice argentiana alle lente panoramiche plongée su laghi blu popolati da alligatori. Dopo "Hereditary" e "Midsommar", A24 azzecca un altro titolo di grido, omaggio ironico e appassionato a un genere e un’epoca che non finiranno mai. Infatti lo seguirà un prequel.


13/07/2022

Cast e credits

cast:
Mia Goth, Jenna Ortega, Brittany Snow, Scott Mescudi, Martin Henderson, Owen Campbell, Stephen Ure


regia:
Ti West


titolo originale:
X


distribuzione:
A24


durata:
106'


produzione:
Little Lamb, Mad Solar Productions


sceneggiatura:
Ti West


fotografia:
Eliot Rockett


scenografie:
Thomas Salpietro


montaggio:
David Kashevaroff, Ti West


costumi:
Malgosia Turzanska


musiche:
Tyler Bates, Chelsea Wolfe


Trama
Sei personaggi in cerca di un porno finiscono nel ranch di una coppia di anziani nel Texas rurale. Scorre il sangue