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È il Giappone il vincitore del FEFF XXVI


L’usuale premiazione di mezzanotte (o meglio, dell’una di notte, quest’anno) ha visto le pellicole giapponesi distinguersi all’interno dell’eccezionalmente ampio concorso della ventiseiesima edizione del Far East Film Festival (ben 50 pellicole da nove paesi diversi), con una concorrenza particolarmente agguerrita da parte delle quattro grandi cinematografie dell’Asia orientale (Corea del Sud, Giappone, Cina, Hong Kong), ognuna con almeno otto pellicole in concorso.

Nella tradizionale sede del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” (ormai di nuovo al centro dell’esperienza della kermesse friulana, nonostante il permanere di una comunque nutrita sezione online) il pubblico del Far East Film Festival ha indicato, come sempre, i tre vincitori dell’Audience Award: con un minuscolo distacco il coming of age d’esordio di Fujita Naoya “Confetti” ha superato il terzo classificato “Time still Turns the Pages”, a sua volta esordio dell’hongkonghese Nick Cheuk, mentre l’elegante dramedy nipponica “Takano Tofu” si è meritata il Gelso d’Oro come film preferito del pubblico del Far East Film Festival.

Il film di Mihara Matsuhiro ha ottenuto anche Gelso viola, il premio attribuito dal pubblico che segue il festival online grazie alla partnership con MyMovies, mentre un’altra pellicola nipponica, il narrativamente peculiare e visivamente affascinante jidaigeki “Bushido” dell’habitué Shiraishi Kazuya, ha ottenuto il Black Dragon Award, il premio votato dagli esperti di cinema e dai professionisti presenti al FEFF.

Ha ottenuto due premi anche la Corea del Sud, con la vittoria del Gelso bianco alla migliore opera prima per il dialogico e sfaccettato dramma “Mimang” di Kim Tae-Yang, mentre la commedia action al femminile “Citizen of a Kind” di Park Young-ju si è meritata il premio per la miglior sceneggiatura.