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recensione di Diego Capuano
8.0/10

Chiudete gli occhi. Chiudete gli occhi e pensate a quando, stesi sul letto, chiudete gli occhi. In quel momento la vostra mente vaga alla ricerca di persone che conoscete o conoscevate, a idoli personali o allo sconosciuto incrociato sulla metro poche ore fa. Cosa fanno in quell'istante mentre voi siete li' a vagare con la mente? Stanno mangiando? Guardano un film? Fanno l'amore? O, magari, stanno facendo ciò che fate voi? Le possibilità sono innumerevoli quanto l'immensità del mondo che ci contiene, quante sono le razze che lo abitano, infinite come i sentimenti che si manifestano sul nostro viso nel corso di una intera vita, moltiplicabili come i gesti che quotidianamente guidano le nostre grandi e piccole azioni.
Prendendo in blocco i movimenti dell'intera umanità, anche solo per un giorno, può essere sviscerato tutto lo scibile umano e molto più.
Il fruscio delle foglie, l'acqua piovana che si disperde tra le onde del mare, il mondo animale che obbedisce alle regole della natura secondo canoni che ci (ri)guardano da vicino. Noi, gli altri, ciò che ci circonda.

Il 24 luglio 2010 è una data tristemente ricordata per per la calca che alla Love Parade di Duisburg provocò 21 morti e 510 feriti.
Una iniziativa di YouTube guidata dai fratelli Scott, Ridley e Tony, ha invitato gli utenti di tutto il mondo a filmare la propria vita e a rispondere ad alcune semplici domande (come: "cosa ami?, "di cosa hai paura?"). La risposta è stata di 4500 ore di video provenienti da 192 paesi
Unica regola: tutto doveva essere filmato quel sabato, giorno di luna piena. Il 24 luglio 2010.
A quel punto il materiale passò nelle mani dell'intrepido montatore  Joe Walker ("Hunger" e "Shame" di Steve McQueen) e dello scozzese Kevin MacDonald, discreto regista di cinema fiction ("L'ultimo Re di Scozia", "State of Play") ma ottimo documentarista ("One Day in September", "La morte sospesa").
Poteva uscirne un cortometraggio, durare 24 ore, poteva essere tratta una serie tv. Il montaggio poteva offrire soluzioni infinite, essere ricavati una miriade di film.
Il risultato finale è di 94 minuti e 57 secondi. Un film di Kevin Macdonald. Un film dei fratelli Scott e di YouTube. Un film di chi ha girato il materiale ma anche un film nostro. Un film di nessuno e di tutti. Una pellicola inchiodata lungo il globo terrestre che abitiamo.

Ai tempi del cinema muto avevamo già avuto degli esempi di sinfonia visiva orchestrara in una sola giornata: il poema antinaturalistico "Pioggia" di Joris Ivens, le astrazioni di "Berlino - Sinfonia di una grande città" di Walter Ruttmann, la docu-fiction di "Uomini di domenica" di Robert Siodmak e Edgar G.Ulmer (con collaborazioni alla sceneggiatura di Billy Wilder e Fred Zinnemann: tutti prima del trasferimento statunitense), in realtà ambientato durante un weekend.
"Life in a Day" può dunque essere visto come una grande sinfonia che si riallaccia si a quei lavori del muto, ma aggiornata alla moderna era iper-tecnologica-digitale, dove YouTube fa e disfa la preziosità di ogni singolo fotogramma. Tutto è raggiungibile e tutto finisce per confondersi in un unico grande calderone. La sfida è dunque quella di limare il superfluo ma, al contempo, sottolineare che il materiale utilizzato è al tempo stesso semplice e prezioso come un diamante. Il succo è questo: tutto è banale, tutto è indispensabile per vivere anche una singola giornata.

Le immagini di "Life in a Day" vengono qua e là esaltate, vi si sottolinea la bellezza del vivere quotidiano. Le musiche e le luci glorificano la percezione dell'attimo, ma si tengono ben distanti dal manipolarlo, come poteva accadere in tristi precedenti italici in voga negli anni '60. Per questo restano straordinarie le immagini dell'obiettivo situato ad altezza di capo: le acrobazie nascono cosi' da un tuffo in piscina o da una scalata umana in occasione di una festa paesana. Non è la macchina cinema che corre dietro alla bellezza, ma è l'obiettivo che suo malgrado si trova costretto ad ammirare le possibilità di ottenere attimi di poesia limitandosi a restare incollato all'essere umano. Il cinema fa un passo indietro e ne guadagna, facendosi bello.
Intelligentemente, allora, non si escludono le casualità: uno svenimento durante un parto, la tragedia di Duisburg, un bambino che si ribella alla macchina da presa, ritenendola fin troppo invadente.
E' lecito rivendicare una rappresentazione più spoglia, essenziale, senza orpelli musicali né estetici, ma "Life in a Day" resta un film unico al mondo e, una vola entrato nel ciclo audio-visivo che ci offre, le emozioni si susseguono ininterrottamente.

Quando, giunti alla fine del viaggio, del film, dunque della giornata cerchiamo un senso a cio che abbiamo visto e - perché no? - alla nostra stessa giornata, ci anticipano le parole di una ragazza, di sconcertante semplicità e che vale la pena trascrivere per intero:
"E' quasi mezzanotte adesso, e il tempo a mia disposizione per questo video sta per scadere. Ho lavorato tutto il giorno, di sabato. Già, lo so. La cosa triste è che ho trascorso tutto il giorno sperando che succedesse qualcosa di strabiliante, qualcosa di grandioso, qualcosa per apprezzare questa giornata e per farne parte e per mostrare al mondo che ti può capitare qualcosa di bello ogni giorno della tua vita, nella vita di tutti.  Ma la verità è che non accade sempre. E a me, oggi... In tutta la giornata, in realtà non è capitato niente. Voglio che la gente sappia che ci sono. Non voglio cessare di esistere. Non starò qui a dirvi che sono una persona meravigliosa, perché non credo di esserlo... per niente. Penso di essere una ragazza normale, con una vita normale. Non abbastanza interessante per volerne sapere di più. Ma voglio esserlo. E oggi anche se... anche se non mi è capitato niente di speciale, stasera mi sento come se fosse successo qualcosa di importante".

Potete vedere gratuitamente e legalmente il film al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=JaFVr_cJJIY#
15/11/2011

Cast e credits

regia:
Kevin Macdonald


titolo originale:
Life in a Day


distribuzione:
National Geographic Films


durata:
95'


produzione:
LG, YouTube, Scott Free Productions


montaggio:
Joe Walker


musiche:
Harry Gregson-Williams, Matthew Herbert


Trama
Una iniziativa di YouTube guidata dai fratelli Scott, Ridley e Tony, ha invitato gli utenti di tutto il mondo a filmare la propria vita e a rispondere ad alcune semplici domande. La risposta è stata di 4500 ore di video provenienti da 192 paesi. Unica regola: tutto doveva essere filmato il 24 luglio 2010. Ne esce un inedito inno alla vita.