spionaggio | Usa (2025)
"Black Bag" è il termine che descrive un tipo specifico di operazioni di intelligence volte a raccogliere informazioni su qualcuno, ma, nel rispecchiamento tra rapporto di coppia e spionaggio che percorre tutto il film di Soderbergh, viene usato da Katryn (Cate Blanchett) per dire sostanzialmente al marito George (Michael Fassbender): "non posso dirti dove vado, è una questione di lavoro". Il che naturalmente non viene accettato da George, il quale si mette invece a indagare sulla moglie (operando quindi una black bag propriamente detta), sia perché è ossessionato dal controllo, che perché lei è nella lista delle persone sospettate di aver rubato un letale McGuffin.
Sì perché Soderbergh, dopo aver costruito il suo "La finestra sul cortile" post-COVID con il sottovalutato "Kim", adesso si diverte a fare l'Hitchcock lato spionaggio. Solo che non abbiamo a che fare con persone che vivono una pacifica vita borghese che si trovano coinvolte in un gioco più grande di loro. I coniugi protagonisti – senza figli, come viene fatto notare en passant – hanno una vita completamente dedicata al lavoro di spionaggio (anche se ogni tanto vanno al cinema). Ed è proprio la fusione tra vita privata e lavoro l'oggetto dell'indagine del film, più specificatamente, le risonanze tra le bugie e le omissioni che ci diciamo per tenere in vita una coppia e le menzogne che si/ci dicono per il "bene superiore" degli interessi dello Stato, dell'economia, del modo di vivere occidentale, fate voi.
Soderbergh ama includere le nuove tecnologie nelle sue opere e vediamo quindi all'opera tutto uno spettro di droni, satelliti, algoritmi di intelligenza artificiale per la lettura del labiale ("2001", ricordate? Ci siamo), con il sottotesto neanche troppo implicito che l'aumento del flusso di informazioni non corrisponde a un aumento di verità, anzi. Impossibile non pensare al film più bello uscito finora nel 2025, "The Shrouds" che sviluppa una tesi analoga. Ma se per Cronenberg il fallimento della tecnologia nel rendere più chiaro il mondo racconta della sostanziale inconoscibilità della morte, per Soderbergh lo stesso fallimento racconta l'inconoscibilità delle altre persone, a partire dal partner con cui si condivide la vita. In entrambi i film gli unici momenti di conoscenza sono legati al sesso – punto di vista tutto sommato condivisibile.
Torniamo a Hitchcock, però. "Black Bag - Doppio gioco" è prima di tutto un film di divertimento adulto, in cui ci si appassiona agli incastri millimetrici della trama – la risoluzione finale è impeccabile, cosa rarissima in un film di spionaggio – e alle interpretazioni eccellenti – Blanchett e Fassbender, voglio dire, di cosa stiamo parlando. Un gioco intellettuale, senza dubbio, più che un'opera viscerale, ma di vera eleganza.
cast:
Michael Fassbender, Cate Blanchett
regia:
Steven Soderbergh
titolo originale:
Black Bag
distribuzione:
Universal Pictures
durata:
94'
produzione:
Focus Features
sceneggiatura:
David Koepp
fotografia:
Peter Andrews
montaggio:
Mary Ann Bernard
musiche:
David Holmes